Le Chiese più belle della Sicilia

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L’Italia possiede un patrimonio culturale e ambientale unico al mondo. Non solo coste, riserve e paesaggi naturali, ma ben oltre 4.000 musei, 6.000 aree archeologiche, 40.000 dimore storiche e 85.000 chiese soggette a tutela. L’Habitante viaggiatore va oggi alla ricerca delle Chiese più belle della Sicilia.

Alla scoperta della Sicilia, tradizioni e numeri della regione più grande d’Italia

Le Chiese più belle della Sicilia

1. La Cattedrale di Palermo

La Cattedrale di Palermo è una delle chiese più belle della Sicilia. Dedicata a Maria Santissima Vergine Assunta, la chiesa presenta un ampio santuario ed è suddivisa in tre navate da pilastri che sostengono volte a botte. Presenta una cupola nel punto di incrocio tra il transetto e la navata centrale. Nelle prime due cappelle della navata meridionale, si trovano le tombe degli imperatori e dei reali normanno svevi di Sicilia: Costanza II d’Aragona, moglie di Federico II; Enrico VI; Federico II; Pietro II d’Aragona; Ruggero II.

Alcuni ambienti dietro il lato destro del transetto ospitano, dal 2006, il Tesoro della Cattedrale. Qui si conserva anche la corona di Costanza d’Aragona. Dal lato sinistro della chiesa si accede alla cripta. La cattedrale di Palermo custodisce 23 tombe di età romana e medievale che ospitano perlopiù spoglie di arcivescovi.

All’esterno, il fianco meridionale della costruzione si distingue per l’ampio portico in stile gotico-catalano risalente al 1465. Il gruppo di campanili in stile neogotico, sito sopra la torre campanaria, è stato realizzato tra il 1840 e il 1844 secondo le linee architettoniche e le decorazioni delle torri angolari del Duomo.

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2. Il Duomo di Monreale

Dedicato a Maria Assunta, il Duomo di Monreale è lungo circa 102 metri. L’edificio fu costruito per volere del re Guglielmo II. Secondo una leggenda, la Vergine Maria gli apparve in sogno rivelandogli il nascondiglio dove il padre Guglielmo I aveva nascosto un tesoro. Con quelle ricchezze, proprio in quel punto, egli avrebbe dovuto innalzare un tempio da dedicare alla Vergine Maria. L’intera costruzione fu eretta in pochi decenni con maestranze di varia provenienza. Della costruzione originaria rimane solo il corpo della Chiesa ed il Chiostro quadrato dei benedettini.

L’esterno del Duomo di Monreale, una delle chiese più belle della Sicilia, mostra una facciata principale inserita all’interno di due torri asimmetriche di altezza e forma differenti. Nella parte superiore vi è una grande finestra ogivale a vetri colorati con ai lati un intreccio di archi e dischi. Un timpano triangolare sormonta la navata centrale. Nella parte inferiore si apre l’ingresso principale: un portale a forma ogivale dentro il quale si incastona uno splendido portone in bronzo costituito da 46 pannelli in rilievo che rappresentano episodi della Bibbia e due coppie di leoni e grifoni nella parte inferiore. Sulla facciata orientata a nord si apre una porta più piccola con bassorilievi che rappresentano episodi della vita di Cristo, vite di santi e animali araldici.

La pianta della chiesa è a tre navate. La navata centrale, tre volte più grande delle navate laterali, conduce al Cristo Pantocratore circondato da angeli e santi. Le navate laterali terminano nelle due absidi laterali con San Pietro da una parte e San Paolo dall’altra. L’aspetto più eclatante della bellezza del Duomo di Monreale sono i mosaici. Circa 6400 metri quadrati di piastrine che ne ricoprono l’interno: una rappresentazione artistica della Bibbia, 130 quadri che raccontano le storie del Vecchio Testamento e la Vita di Cristo.

Il Pantocratore del Duomo di Monreale

La rappresentazione più gloriosa è quella dell’Onnipotente, il Pantocratore, il centro a cui ogni uomo deve tendere. Rappresenta Dio e l’uomo: il colore rosso dell’abito simboleggia la divinità, il manto blu, l’umanità. Nell’incarnato l’Onnipotente non segue le linee anatomiche ma mostra una caratteristica unica: Lui ci guarda, ma noi non riusciamo a catturare il suo sguardo. La mano destra benedice con un gesto particolare: tre dita sono vicine a simboleggiare la trinità e l’unità di Dio. L’indice e il medio, rappresentano la dualità della natura di Cristo, umana e divina.

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3. La Cattedrale di Cefalù

La splendida Cattedrale di Cefalù venne fondata da re Ruggero II nel 1131. Il prospetto è costituito da due maestose torri, caratterizzate da eleganti bifore e monofore. Nella parte superiore, la facciata è ornata da una decorazione ad archetti ciechi e ad archi intrecciati, interrotti da una finestra centrale; nella parte inferiore, presenta un portale marmoreo scolpito con motivi figurati e decorativi.

L’interno della Cattedrale è a tre navate scandite da 16 colonne di granito che sostengono archi a sesto acuto a doppia ghiera. Le coperture sono costituite da soffitti lignei. L’abside centrale e le pareti del presbiterio sono rivestite da mosaici bizantini.

4. La Cattedrale di Noto

La Cattedrale di Noto è dedicata a San Nicolò. La costruzione risale al 1693, ma a causa di vari terremoti, ha subito negli anni svariati rifacimenti. La struttura attuale è in parte frutto di lavori terminati nel XIX secolo. La Cattedrale è situata sulla sommità di un’ampia scalinata, sul lato nord di piazza Municipio. La facciata è in perfetto stile tardo barocco.

L’interno della chiesa, a croce latina e a tre navate, era un tempo decorato con affreschi dei pittori Bandinelli e Arduino, affreschi persi nel crollo del 1996. Oggi l’interno della chiesa si presenta con grandiosi e ampi spazi bianchi e con interni semplici e decorazioni barocche. La cappella in fondo alla navata sinistra è dedicata al Santissimo Sacramento ed è ornata da stucchi e fregi dorati. Tra le opere più recenti, successive al crollo del 1996, vi è l’affresco del catino absidale raffigurante il Cristo Pantocratore. Il dipinto rappresenta il Cristo trionfante sulla morte, affiancato da San Giovanni Battista a destra e dalla Vergine Maria a sinistra.

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5. Il Duomo di Siracusa

Il Duomo di Siracusa è un edificio caratterizzato da pulizia formale e chiarezza compositiva. La raffinata facciata barocca che nasconde al suo interno il tempio di Atena, rende la costruzione una delle chiese più belle della Sicilia. Il sagrato si apre con un’elegante gradinata fiancheggiata dalle statue marmoree degli apostoli Pietro e Paolo. L’interno, sobrio e solenne, è diviso in tre navate. Percorrendo la navata destra, si incontrano una serie di cappelle laterali rivestite di marmi e decorate con stucchi barocchi siciliani: la cappella di Santa Lucia, la cappella del Santissimo Sacramento e quella del Crocifisso.

Sull’altare maggiore campeggia il dipinto raffigurante la Natività di Maria; sugli stalli lignei posti alle pareti dominano due monumentali dipinti, risalenti alla prima metà del Novecento che raffigurano San Pietro che invia da Antiochia il vescovo Marciano a Siracusa e San Paolo che predica nelle Catacombe siracusane. Splendido il complesso scultoreo rinascimentale posto lungo la navata di sinistra con statue raffiguranti santa Caterina, la Madonna col Bambino e Santa Lucia. In fondo alla stessa navata si trova l’unica abside superstite della struttura bizantino – normanna della chiesa, che accoglie la Madonna della Neve in marmo di Carrara, opera dello scultore Antonello Gagini.

Le Chiese più belle della Sicilia
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La classifica delle chiese più belle d’Italia

Pillole di curiosità –  Io non lo sapevo e tu?

  • Che differenza c’è tra chiesa, basilica, cattedrale e duomo? Tutte sono chiese. La basilica è, letteralmente, la casa del Signore. Ogni chiesa, quindi, può essere considerata una basilica, ma per esserlo deve avere una certa importanza e un certo valore artistico. Il duomo (dal latino domus, casa), rappresenta anch’esso la casa di Dio, ma è la chiesa più importante di una città. Se il duomo si trova in una città che è sede vescovile, prende il nome di cattedrale, perché il vescovo ha lì la sua “cattedra”.
  • In Italia esistono 16 regioni ecclesiastiche. Il territorio della regione ecclesiastica non necessariamente corrisponde a quello dell’omonima regione amministrativa.
  • Ecco quante sono le chiese in Italia:
  1. Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia (Triveneto): 3.527
  2. Lombardia: 2.723
  3. Emilia Romagna: 2.686
  4. Toscana: 2.474
  5. Piemonte e Valle D’Aosta: 2.249
  6. Campania: 1.821
  7. Sicilia: 1.767
  8. Lazio: 1.458
  9. Liguria: 1.251
  10. Abruzzo e Molise: 1.074
  11. Puglia: 1.060
  12. Calabria: 974
  13. Marche: 823
  14. Sardegna: 625
  15. Umbria: 591
  16. Basilicata: 270

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