Il borgo di Frosolone, in provincia di Isernia, è uno dei borghi più belli d’Italia. Scopriamo tutto quello che offre per vivere un weekend.
Disteso sull’altopiano del colle dell’Orso, ai piedi di una montagna di faggete e prati dove mucche e pecore pascolano in libertà, questo borgo mantiene il suo fascino bucolico. Il visitatore è colpito subito dalla stupefacente falesia della Morgia Quadra con le sue rocce dalle forme bizzarre e le stalattiti interne. Un mondo di pietra che si sposa con il verde dei pianori e dei boschi in cui si nasconde la volpe.
Il borgo di Frosolone: le origini antiche
Il nome del borgo potrebbe derivare da Frosinone: ci sono fonti dell’abbazia di Montecassino che testimoniano una colonia di immigrati proveniente dalla città ciociara. Infatti, chiese e monasteri benedettini presenti in zona dall’XI secolo confermerebbero il legame con Frosinone e Montecassino. Mentre un’altra fonte fa risalire il toponimo al frisone, l’uccello che compare nello stemma comunale.
Il borgo di Frosolone: tra storia e cultura senza tempo
Una storia travagliata che inizia nel V-IV sec. a.C. con la presenza di popolazioni osco-sannitiche sul territorio in epoca pre-romana; a nord del paese, in località Civitelle, sono oggi visibili resti di mura megalitiche.
Successivamente tra VII-VIII sec. d.C. con la dominazione longobarda il territorio appartiene alla contea di Isernia; importanti documenti dell’VIII sec. citano i monti Freselona nelle vicinanze di Montecassino. Diventa feudo dei Borrello di Agnone, sotto i Normanni nel XII sec. E successivamente ritorna ai conti di Isernia.
Anno significativo fu il 1339, segnato su una lapide con la scritta “siste et bibe, viator” e che oggi rappresenta ciò che resta dell’antico monastero di Sant’Onofrio.
Nel XVI sec., i conti di Montagano diventano i nuovi feudatari; a seguire, i Marchesano e i Della Posta.
Un momento difficile per il borgo accadde nel 1805, quando il terremoto provocò la distruzione di quello che, con 6mila abitanti, era il secondo centro del Molise dopo Campobasso.
Infine nel 1907, la comunità di Frosolone negli Stati Uniti conta molte vittime nella tragedia mineraria di Monongah nella Virginia occidentale.
Il borgo di Frosolone: monumenti da scoprire
Il viaggiatore inizia la scoperta del borgo dalla centrale piazza Alessandro Volta con l’ottocentesca e monumentale Fonte Grossa e i suoi mascheroni a testa di leone. Tutta in pietra calcarea squadrata, espressione dell’artigianato locale, la fontana riporta lo stemma comunale con l’uccello frisone. Questo monumento al pastore ricorda al viaggiatore che questo fu luogo di transumanze su antichi tratturi.
Troviamo un borgo attraversato da tante stradine selciate e portali in pietra, che dichiarano l’età delle abitazioni. Passeggiando nel cuore del borgo, la prima chiesa che incontriamo è la parrocchiale di Santa Maria Assunta, leggermente sopraelevata e dalla facciata barocca con doppio orologio e statua frontale. Una chiesa ad unica navata, ma con sei altari laterali piuttosto fastosi, che presenta due tele di Giacinto Diana (1731-1804).
Proseguendo lungo la doppia scalinata, è possibile accedere al palazzo di fronte che ospita il museo del Costume. Procedendo lungo il corso, la casetta del Pastore è la dimostrazione dell’abilità dei maestri casari e della bontà dei loro formaggi.
Poche decine di metri più sotto, la chiesa di San Pietro e Paolo ha due tele della scultrice Amalia Duprè (1842-1928). Alla fine del corso è possibile visitare il museo dei Ferri Taglienti dove i maestri artigiani di Frosolone mostrano l’antica arte di “forgiar le lame”.
Si arriva finalmente in largo Vittoria, una piazza dominata dalla presenza di un antico tiglio e una croce viaria in pietra del 1660, restaurata nel 1825, con due leoni stilofori in stile romanico. Quest’ultima rappresenta l’elemento di maggiore pregio del centro storico.
Scendendo per un breve tratto è possibile raggiungere il convento dei Cappuccini edificato nel 1580, abbellito dal giardino, dal tiglio monumentale e dalla croce viaria del 1732.
Si completa la passeggiata nel borgo di Frosolone con il quartiere intorno alla chiesa di San Michele Arcangelo, il più antico luogo di culto di Frosolone.
Per concludere in bellezza, ai piedi della Morgia Quadra, in un posto che sembra fuori dal mondo, una casupola è racchiusa da un recinto in pietra e tante pietre collocate sui muri da un inconsapevole autore di land art, il pastore e contadino Pasquale Paolucci.
Il borgo di Frosolone: eventi e attrazioni turistiche
Frosolone presenta 3255 abitanti, di cui solo 650 vivono nel borgo. Un’attività molto sentita è legata alle antiche tradizioni e alla religione:
- Sant’Antonio Abate, 17 gennaio: tradizione molto sentita soprattutto nella frazione Acquevive, dove per tutta la notte gruppi di cantori intonano canti davanti alle case del paese accompagnati da organetti e fisarmoniche, ricevendo in cambio salumi, scamorze, vino e dolci per i più piccoli.
- Sfilata dei Carri Allegorici, 1° agosto: i carri evocano momenti di vita collettiva e luoghi che ormai appartengono alla sfera della memoria, ma la Sagra dei Peperoni e Baccalà che ha inizio dopo la sfilata riporta tutto in vita.
- Mostra mercato delle Forbici e dei Coltelli, agosto: botteghe artigiane allestite all’aperto a dimostrazione dell’antica arte dei ferri taglienti.
- La Forgiatura, agosto: nei vicoli del paese risuonava il battito del martello sull’incudine; e anche se oggi non è più così, il ricordo della forgiatura rivive in una manifestazione di grande successo.
- La Quagliata, agosto: l’abilità dei pastori locali nel lavorare la pasta filante ha dato origine a numerose varianti della stessa, come la “treccia”.
- Tartufi & Molise, dicembre, mostra-mercato del tartufo bianco. Il territorio è ricco di tartufo scorzone, bianchetto, Moscatum e del prezioso Tuber magnatum.
Il borgo di Frosolone: prodotti da gustare
La vita del borgo si scopre anche attraverso le prelibatezze culinarie. Come un tempo i contadini lasciavano la pignatta borbottare sul fuoco del caminetto, così oggi sagne e fagioli sono ancora il piatto della tradizione. Anche la polenta coi cicori e la pizza di grandinie conservano i sapori di un tempo, per non parlare della minestra di cascigni o dei peperoni con baccalà.
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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Due sono le produzioni di eccellenza: quella di coltelli e forbici – l’arte dei “ferri taglienti” tramandata di generazione in generazione – e quella di latte delle mucche in alpeggio, che gli allevatori trasformano in un pastoso e profumatissimo caciocavallo, e in genuine scamorze, manteche, ricotte. Dal territorio vengono anche tartufi e funghi in gran varietà.
- I divertimenti che presenta il paesaggio: arrampicata libera sulle pareti rocciose della Morgia Quadra; trekking a cavallo; deltaplano sull’altopiano di colle dell’Orso, passeggiate lungo il sentiero Altair. Il paesaggio roccioso della Morgia Quadra con le sue pietre parlanti, il pianoro del colle dell’Orso con il suo laghetto, il sentiero Altair che si snoda attraverso la faggeta, rendono piacevole il soggiorno a Frosolone, grazie anche alle numerose strutture in grado di accogliere i visitatori.
Credits immagine in evidenza: Shutterstock – Marco Carlone Ferroviaggi
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