Alla scoperta di Avellino: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

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L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna ad Avellino: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

Alla scoperta della città di Avellino

Siamo in Campania, in un’area circondata dalle montagne e dalla natura, è qui che si trova Avellino, in una vasta valle detta conca avellinese, contornata dalla catena montuosa dei Monti Picentini, dal Monte Tuoro e dal noto Massiccio di Montevergine. Simboli della città sono il Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino, costruito a metà del XII secolo, e la Torre dell’Orologio, alta 36 metri, costruita nel 1650 probabilmente su un antico campanile o su una torre di avvistamento della vecchia cinta muraria. E poi la Fontana di Bellerofonte, conosciuta dagli avellinesi come Fontana dì tre cannuòli per la sua conformazione. Tra i luoghi da visitare anche il Museo Provinciale Irpino, dove è possibile conoscere la storia più antica della città. Il museo è ospitato nel Palazzo della Cultura, un edificio di architettura neo-razionalista, dove sono conservati diversi reperti archeologici della zona, dall’età neolitica fino all’epoca della dominazione romana.

 


Gli abitanti di Avellino: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Avellino si chiamano avellinesi e in totale sono 54.027 di cui 47,1% uomini e 52,9% donne.

Tutti i comuni della provincia di Avellino

I comuni limitrofi sono 11: (in ordine alfabetico)

Atripalda, Aiello del Sabato, Mercogliano, Ospedaletto d’Alpinolo, Capriglia Irpina, Summonte, Contrada, Montefredane,  Manocalzati, Monteforte Irpino e Grottolella 

Le frazioni sono 19: (in ordine alfabetico)

Archi 1, Archi 2, Campilonghi, Cardalani, Cretazzo, Bellizzi Irpino, Ospedale Maffucci, Parco San Nicola, Pennini, Picarelli, Quattrograna, Sant’Eustachio, Sant’Oronzo III, Sant’Oronzo-Tufarole, Santa Caterina, Santa Caterina II, Scrofeta, Selve, Serroni

http://www.comune.avellino.it/

Alla scoperta della provincia di Avellino

La provincia di Avellino è detta Irpinia, e si trova nella parte più interna della regione, tra monti e boschi. Chi sceglie di scoprire questo territorio avrà la possibilità di godere di una vacanza rilassante e all’insegna del buon cibo e scoprire la natura che popola quest’area della Campania. Qui si può passeggiare nel Parco Regionale dei Monti Picentini dell’Appennino campano, luogo dalla straordinaria bellezza paesaggistica, tra sorgenti e forre, grotte utilizzate come antichi luoghi di culto e ruderi di piccole fortezza. Oppure nell’Oasi WWF del Lago di Conza, che ospita circa 100 specie di animali su una superficie di circa 800 ettari. Per chi ama la montagna si può fare tappa sul Terminio e sul Cervialto per godere di panorami mozzafiato con una vista che arriva fino al Golfo di Salerno e il Vesuvio. Non solo un luogo dove passeggiare immersi nella natura, ma anche conoscere storia e cultura. Qui infatti sono molti i borghi e i castelli da poter visitare, come il Castello Lancellotti di Lauro, un mix di stili architettonici: gotico, rinascimentale e barocco con una spettacolare vista sul Vallo di Lauro. Oppure il Castello della Leonessa di Montemiletto, il Castello Candriano di Torella dei Lombardi, quello di Morra De Sanctis e le rovine di Rocca San Felice. Tra i borghi Gesualdo, con il suo castello e il centro antico che si sviluppa lungo stradine realizzate in pietra locale. Qui si possono ammirare palazzi signorili, come i Palazzi Pisapia e Mattioli, o percorrere i sentieri del centro storico attraversando antichi portali, strettoie ed anfratti, fino a raggiungere il borgo del Canale, dove domina l’imponenza della fontana con i portici risalente al 600. E poi Ariano Irpino, uno dei centri più importanti di quest’area, dove si possono visitare il Castello Normanno e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, e il Museo degli Argenti, ospitato all’interno della Cattedrale.

shutterstock_Di gigadesign

Gli appuntamenti da non perdere

Tra gli appuntamenti da non perdere ad Avellino e dintorni c’è sicuramente lo Sponz Fest Sottaterra ideato e diretto da Vinicio Capossela, in corso in questi giorni. Giunto alla VII edizione, si svolge in Alta Irpinia, tra Calitri, Cairano, Lacedonia, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Villamaina, con i seguenti appuntamenti:

– Sponz Fest: 19-25 agosto

– Sponz Pest: 22-24 agosto

–  Trenodia: 18-29 agosto

E poi l’Avellino Summer Fest, in corso dal primo agosto fino al 21 settembre con un cartellone ricco di eventi, e la Festa della nocciola, che si terrà dal 13 al 15 settembre 2019 a Baiano. Mentre ogni anno il 02 febbraio, nel Santuario di Montevergine, si celebra la “Juta dei femminielli” in onore della Madonna di Montevergine. Luogo di culto molto frequentato, caro alla comunità LGBTQ, attira un milione di visitatori l’anno. Tra agosto e settembre è possibile anche assistere alla tradizionale sfilata dei carri di paglia di Fontanarosa e di Mirabella Eclano. Obelischi in stile gotico realizzati in paglia intrecciata e alti 28 metri, che vengono trainati con dei buoi benedetti e tirati da una parte all’altra dei paesi. Un momento di festa che vede coinvolti gli artigiani del posto che tramandano la tecnica di generazione in generazione.

I piatti tipici da assaggiare

I piatti tipici di Avellino e dell’Irpinia sono il baccalà alla pertecaregna con peperone crusco, la minestra maritata, a base di carne e verdure, la maccaronara al tartufo, pasta fresca fatta a mano con la forma di un grosso spaghetto con il tartufo nero di Bagnoli Irpino. Poi i fusilli al tegamino, i mugliatielli, a base di interiora di agnello, rape e patate, gli gnocchi, la zuppa di fagioli e castagne, carni, il caciocavallo impiccato, salumi e formaggi d’eccellenza, la pizza con l’erba, la pizza con i fagioli e i peperoni ripieni. Tra i vini locali da assaggiare assolutamente il Greco di Tufo, il Taurasi e il Fiano di Avellino.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il nome di Avellino gli fu assegnato dagli antichi Romani che la fondarono e deriva da mela, per la grande abbondanza di meleti presenti all’epoca nella zona. Oggi invece, in quest’area, sono molto abbondanti le piantagioni di nocciola, uno dei prodotti più caratteristici di questa provincia.

 

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