Alla scoperta di Alessandria: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

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L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna ad Alessandria: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

 

Alla scoperta della città di Alessandria

Siamo nella pianura del Piemonte, tra il fiume Tanaro e a poca distanza dal fiume Bormida, al centro tra le città di Torino, Milano e Genova. La sua posizione rispetto a questo triangolo industriale, fa di Alessandria un importante nodo di scambio. Città fu fondata ufficialmente nel 1168, la sua costruzione si deve all’unione di più comuni del territorio che la costruirono per difendersi dalle invasioni di Federico Barbarossa. Questo spiega la sua conformazione caratteristica delle città fortezza, che si legge ancora tra gli edifici e nella pianta della città. L’edificio più rappresentativo è proprio la Cittadella, uno degli esempi più importanti di architettura militare presenti in Italia, con la forma a stella e sei bastioni, che fu costruita dai Savoia, oggi la sua struttura è ancora intatta. La città offre diversi spunti di visita, in particolare nei suoi palazzi come il Palazzo Municipale, conosciuto come palazzo Rosso per via del colore della sua facciata sulla quale spicca l’orologio a tre quadranti che indicano i giorni delle fasi lunari, l’ora e, quello di destra, mese, data e il giorno della settimana. Poi il Palazzo delle Poste con i mosaici di Gino Severini che campeggiano sulla facciata principale, ed il Palazzo Ghilini, sede della Prefettura, una monumentale costruzione settecentesca. Da visitare anche la Cattedrale di San Pietro che custodisce le 24 statue dei Santi protettori delle città della Lega Lombarda, le sue vetrate istoriate e un coro settecentesco in legno intarsiato, con un dipinto di Callisto da Lodi. A fare la storia della città anche il famoso Cappello Borsalino che, grazie a Giuseppe Borsalino che ha fondato l’azienda, ha reso Alessandria famosa per la manifattura del cappello, tanto che nel 1913 la Borsalino contava 2500 dipendenti e produceva oltre 2 milioni di copricapo all’anno. Proprio al più famoso dei cappelli è dedicato un museo nell’antica sede dell’azienda, temporaneamente chiuso per riallestimento. Da visitare anche il Museo Civico le Sale d’arte, che conserva importanti opere e oggetti d’arte che vanno dal Medioevo al novecento e il Teatro delle scienze con il Museo di Scienze Naturali e Planetario. Mentre per conoscere la storia e l’evoluzione degli usi e costumi della città si può visitare il Museo etnografico “C’era una volta”, che ricrea ambienti pubblici e privati della società contadina fra ottocento e novecento.


Gli abitanti di Alessandria: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Alessandria si chiamano alessandrini e in totale sono 93.798, di cui 45.197  uomini e 48.601 donne.

Tutti i comuni della provincia di Alessandria 

I comuni limitrofi sono 16: (in ordine alfabetico)

Alluvioni Piovera, Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Castelletto Monferrato, Frugarolo, Montecastello, Oviglio, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Quargnento, Sale, San Salvatore Monferrato, Solero, Tortona e Valenza

Le frazioni sono 26: (in ordine alfabetico)

Cantalupo, Casalbagliano, Cascina Morione, Cascinagrossa, Castelceriolo, Cornaglie, Cristo, Filippona, Gerlotti, Litta Parodi, Lobbi, Mandrogne, Molinetto, Orti, Pagella, Porrona, Profumati, San Giuliano, San Giuliano Nuovo, San Giuliano Vecchio, San Michele, Settimio, Spinetta Marengo, Valle San Bartolomeo, Valmadonna, Villa Del Foro

www.comune.alessandria.it


Alla scoperta della provincia di Alessandria 

La provincia di Alessandria è la meta ideale per il turismo enogastronomico, qui si può passeggiare alla scoperta di borghi e castelli, e immergersi nella natura tra spazi verdi, terme e i suoi famosi vigneti. Infatti il Monferrato, tra le province di Asti e di Alessandria, è una delle regioni vinicole più importanti d’Italia, per la produzione dei vini bianchi e degli spumanti. Per ammirare alcuni dei capolavori dell’arte custoditi in questo territorio si può visitare Sezzadio, con l’Abbazia benedettina di Santa Giustina, dove si trova un magnifico pavimento musivo del IX-X secolo. Tra i luoghi da non perdere per chi preferisce i percorsi lenti tra fede e natura c’è il Sacro Monte di Crea, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. Un percorso immerso in una riserva naturale che inizia dalla Basilica della Madonna di Crea e comprende 23 cappelle e i 5 romitori, e giunge alla Cappella dell’Incoronazione della Vergine. Ad Acqui Terme, invece, la sosta è per rigenerarsi alle terme, infatti questa località è famosa sin dall’antichità proprio per le sue sorgenti termali. Per gli appassionati della storia dei Templari non può mancare una visita a Tortona dove, secondo le leggende, è custodito il Sacro Graal. A Serravalle di Scrivia invece si trovano scavi della città romana di Libarna, uno dei principali siti archeologici del Piemonte e del Nord Italia. Qui si possono percorrere i resti di una città romana, tra i selciati stradali, le rovine delle abitazioni, del teatro, dell’anfiteatro e visitare uno spazio museale che raccoglie i reperti ritrovati sul luogo.

shutterstock_Di Claudio Giovanni Colombo

Gli appuntamenti non perdere

Alessandria è famosa non solo per i suoi vini bianchi ma anche per i suoi biscotti Krumiri, specialità artigianale di Casale Monferrato che Luigi Viale, commerciante di alimentari, ha trasformato nel prodotto di punta dell’azienda Bistefani che ha fondato nel 1955. Proprio legate a questa grande tradizione della produzione di biscotti in città e dintorni sono molte le manifestazioni enogastronomiche, tra queste il Salone Nazionale del Biscotto, dedicato ai tradizionali biscotti piemontesi e non solo. Altro appuntamento è la Festa di Borgo Rovereto, durante la quale eventi e concerti svelano i cortili e giardini nascosti del quartiere più antico della città proponendo appuntamenti dedicati alla musica, danza, teatro, mostre ed esposizioni, letture animate e attività per bambini. Ad Acqui invece si svolge la Fiera della birra artigianale in concomitanza con il Festival degli artisti di strada, mentre ad Ovada c’è il Beat Circus che propone mostre, performance d’arte, street food con piatti tipici del territorio e il Kids Circus con spettacoli di danza e giocoleria e il teatro. 

I piatti tipici da assaggiare

La cucina di Alessandria è un mix tra la cucina piemontese e quella ligure, le influenze liguri  più evidenti si ritrovano in piatti come nelle focacce e i biscotti della salute di Ovada, molto simili ai biscotti del Lagaccio di Genova. Tra i piatti tipici ci sono il pollo alla Marengo, pollo condito con gamberi di fiume e uova, il rabaton, rotolini di spinaci con ricotta ed erbette, bolliti in acqua calda e poi gratinati al forno, con formaggio burro e salvia, e la farinata, tipica torta di ceci di antica origine genovese. E i più famosi sono gli agnolotti e il brasato. Fra i dolci il lacabòn, a base di miele e albume, la tartufata di amaretti, la polenta dolce di Marengo, e i meardini,  impasto morbido di marron glacès, rum, burro e cioccolato, ricoperti completamente di cioccolato fondente.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La data ufficiale di fondazione di Alessandria è il 3 maggio 1168, e il nome Alessandria gli viene conferito in onore di Papa Alessandro III, che sostenne lle azioni della Lega Lombarda contro il Sacro Romano Impero e che aveva scomunicato Federico Barbarossa.

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