Alla scoperta della Val D’Orcia

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Il territorio italiano è ricco di tesori tutti da scoprire, ogni regione custodisce luoghi meravigliosi, patrimoni culturali e artistici unici che creano paesaggi incantevoli, come nel caso della Val d’Orcia in Toscana

Patrimonio UNESCO

Un territorio ricco di preziose testimonianze storiche e artistiche, immerse nella natura tipica della campagna Toscana, qui antichi borghi e castelli medievali arricchiscono le colline sinuose ricoperte da vigneti, oliveti e campi di grano. A sud della Toscana, la Val d’Orcia si estende lungo le province di Siena e Grosseto, coinvolgendo cinque comunità: Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia. Nel 1996 queste comunità hanno scelto di impegnarsi in un progetto comune che prevede la tutela e la promozione della loro identità culturale, fondando il Parco della Val D’Orcia, Area Naturale Protetta di Interesse Locale. Dal 2004 il parco è presente nella lista dei siti UNESCO come paesaggio culturale grazie all’eccezionale esempio di buon governo e alla ricerca estetica che ne ha guidato la concezione e che ha trasformato l’area in un’icona del paesaggio.

shutterstock_Di Don Mammoser

Il Parco della Val D’Orcia

Un territorio che conserva numerose testimonianze pittoriche della Scuola Senese e le architetture tipiche dei borghi antichi, che creano panorami suggestivi grazie all’alternarsi tra elementi naturali e costruiti. Qui l’armonia tra uomo e natura è visibile nei paesaggi disegnati dai campi coltivati, dai prati per il pascolo e dai vigneti, e dalle bianche strade che uniscono la natura ai casolari. Terra di arte e cultura ma anche terra di eccellenti vini, qui infatti nascono tra gli altri il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano e il Rosso Orcia, oltre altri vini con la denominazione DOCG. Per conoscere il territorio si può seguire l’Itinerario tra i vigneti e campi coltivati che va da Torrenieri a Montalcino. Un percorso adatto a tutti che parte da Torrenieri, percorrendo la vecchia Cassia in direzione di Siena, per poi salire verso il Poggio Gambocci. Qui il panorama si affaccia sulla campagna toscana e tutt’intorno si ammirano campi coltivati a cereali e vigneti, per poi proseguire in località Val di Cava in direzione della località Colombaiolo dove si imbocca una ripida salita circondata da vigne e boschi che cingono Montalcino, dove si può fare una sosta alla Chiesa abbandonata della Madonna delle Grazie ed entrare nel borgo attraverso l’antica Porta Burelli.

shutterstock_Di katuka

Cosa visitare per scoprire la Val D’Orcia

Per scoprire la Val D’Orcia bisogna visitare Castiglione d’Orcia, dove si possono vedere le tracce dell’antico castello dominato dalle rovine imponenti della Rocca degli Aldobrandeschi. Di fronte a Castiglione d’Orcia, la Rocca di Tentennano e ai suoi piedi il borgo medievale di Rocca d’Orcia. Poi San Quirico d’Orcia, paese di origine etrusca che sorge sulla Via Francigena, qui si trova l’Ospedale della Scala, che dava ospitalità ai pellegrini di passaggio. Da visitare anche la Collegiata e la Chiesa della Madonna, i resti della torre del Cassero e gli Horti Leonini, un tipico giardino cinquecentesco. Non molto lontano si trova la frazione di Bagno Vignoni, centro termale noto per la sua piazza d’acqua. La Piazza delle Sorgenti, si trova al centro del borgo, attorniata da palazzi rinascimentali, al cui centro sorge una grande vasca medievale, dove l’acqua sgorga dalla sorgente termale. Nei dintorni del borgo antichi mulini sotterranei con vasche di accumulo e stabilimenti termali. Poi Radicofani, in passato importantissima tappa di sosta e ristoro sulla Via Francigena, Montalcino, che domina le valli dell’Ombrone dell’Orcia e dell’Asso, e Pienza, città che rappresenta una delle più importanti realizzazioni architettoniche basate sugli  ideali umanistici del Quattrocento, tanto che il suo centro storico è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1996.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Nei paesi della Val D’Orcia uno dei passatempi storici è il gioco della druzzola, un antico “gioco da poveri” che risale agli etruschi, di cui si trovano testimonianze in immagini etrusche e romane, e che è stato tramandato di padre in figlio fino ai giorni nostri. Per tenere viva questa antica tradizione, ogni anno la prima settimana di ottobre, a Camigliano nel Comune di Montalcino durante la Sagra del Galletto si svolge il Torneo di Druzzola in costumi trecenteschi.

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