Nuovi ospiti in Sicilia, i fenicotteri delle Saline

|fenicotteri|Le Saline di Priolo|||
Quella che narriamo oggi ai nostri lettori è una storia in cui i soggetti dell’abitare non sono solo umani. Una storia tutta in svolgimento, che parla di ambiente, di recupero e di rinascita. È una storia in rosa, rosa come i meravigliosi fenicotteri della Sicilia.
Nessun refuso, la nostra storia si svolge proprio nella bella Trinacria, a sud-est, in prossimità del suo corno meridionale. Dal 2015 infatti nelle riserve naturali delle Saline di Priolo e di Vendicari un folto numero di fenicotteri ha scelto di sostare e nidificare.
Ecco allora un breve virtuale viaggio tra i fenicotteri della Sicilia .

Le Saline di Priolo, l’oasi fra le ciminiere

Quella delle Saline di Priolo è una storia antica, che affonda le radici nell’acqua bassa scaldata dal sole. Fin dal 1200 infatti qui è documentata l’attività di produzione del sale, elemento indispensabile per la dieta e, per molti secoli, per la conservazione degli alimenti.
Per un lungo periodo la sorte delle Saline seguì quella della famiglia di possidenti spagnoli Moncada.  Il tempo passò, ed il Seicento fu un secolo problematico per questo lembo di terra dedicato alla produzione del sale. La Guerra dei Trent’anni mise in notevole crisi il commercio del sale e le esportazioni si ridussero, come se non bastasse sul finire del secolo la rivolta di Messina prima e il catastrofico terremoto poi, assestarono un duro colpo all’economia melillese. Dal 1860 le esportazioni della preziosa gemma salina però ripresero floridamente attraversando il Novecento.
Negli anni ‘60 del secolo tuttavia, ebbe luogo una crisi incontrovertibile, che determinò il relativamente recente processo di industrializzazione dell’area. Inutile dire che, a partire dagli anni ‘70, il volto del paesaggio fu trasfigurato da industrie di lamiera e cemento.
Di Vera Larina – Shutterstock
Ed eccoci alla parte della storia che interessa a noi: negli anni 80 si risvegliò l’interesse per la conservazione di quest’area naturale, tanto che la LIPU ( Lega Italiana Protezione Uccelli, che gestisce tutt’ora la riserva ) ne chiese l’inserimento tra le riserve naturali. Nel 2000 il progetto Riserva delle Saline di Priolo vide finalmente la luce.

Nuovi ospiti per l’Oasi, i fenicotteri della Sicilia

Ma veniamo al dunque. Missione principale della riserva è sempre stata quella di salvaguardare l’avifauna migratoria e stanziale. Per questo scopo, dopo la destinazione a riserva naturale, l’area è stata completamente ripulita e bonificata da tutti i rifiuti inerti, da un vecchio oleodotto in disuso, e ha subito notevoli migliorie, anche grazie ai contributi o agli accordi con aziende come Erg ed Enel.
Alle varie specie di uccelli che trovano periodicamente rifugio in quest’area si sono aggiunti da alcuni anni degli ospiti molto speciali, i fenicotteri. La loro presenza, e soprattutto le loro nidificazioni, sono talmente speciali che perfino Repubblica ha dedicato un articolo a descriverli.

Alcuni dei 700 esemplari habitué della riserva, che scelgono questo luogo come sosta dal 2015, hanno deposto le uova nel periodo di aprile. Schiudendosi, esse hanno trasformato il pantano della riserva in una grande nursery per baby fenicotteri. Uno spettacolo decisamente inusuale!

La favolosa riserva di Ameliè 
Molti degli esemplari di fenicotteri sono inanellati, sono cioè registrati e riconoscibili tramite un anello. Proprio grazie a questo dispositivo è stato possibile rintracciare un esemplare di fenicottero femmina,  battezzata affettuosamente Ameliè, nata in Francia, dell’età di 38 anni che, dopo molte peregrinazioni, ha scelto l’oasi di Priolo per fare una sosta.
Da questa stagione inoltre, come dichiara Federico Militello, delegato LIPU della provincia di Siracusa, i fenicotteri hanno nidificato anche nella splendida Oasi di Vendicari. Questi magnifici rosa però non sono gli unici nuovi abitanti. L’ Oasi di Vendicari include infatti alcune spiagge paradisiache (fatevi un giro sul loro sito ufficiale a questo link e vedrete coi vostri occhi).

Proprio su queste spiagge, dopo circa vent’anni di assenza, è stata avvistata la tartaruga Caretta Caretta.

Due gioielli incastonati nel sud est della nostra Sicilia, non mancate di prenderli in considerazione nei vostri itinerari!

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