La città variegata
La città delle città, quella del sud conosciuta al mondo per questioni politiche, quella fatta di contrapposizioni, la città che lotta contro la criminalità organizzata, la città che non ti aspetti, la città della perseveranza culturale, Palermo.
Oggi questa realtà del sud Italia risalta di una nuova luce offrendo una varietà di peculiarità che le permettono di mostrarsi al panorama internazionale come la città della mixitè urbana, sociale, architettonica e storico-culturale.
Ricca di storia, Palermo offre all’interno dei suoi vicoli una lettura delle vicende che l’hanno costruita nel tempo. Storia che viene raccontata dalla moltitudine di architetture che sono rappresentanza di culture e periodi differenti. Una lunga storia che con il succedersi delle civiltà e delle influenze di popoli del mediterraneo l’hanno contraddistinta dal resto delle città italiane attraverso il manifestarsi di un patrimonio artistico e architettonico unico al mondo. Non a caso è tra le città che al suo interno vanta differenti opere architettoniche che oggi sono Patrimonio dell’Unesco.
Non è facile raccontare una città con la scrittura data la sua plusvalenza di offerte, questo perché è difficile riuscire a sintetizzare il mondo in differenti battute. Palermo è la città che bisogna conoscere attraverso una lettura stratigrafica di esperienze.
Infatti, per poterla leggere, immergendosi a pieno, bisogna partire dall’alto e quindi dalla relazione del suo paesaggio con i monti che la circondano proteggendola dall’avvolgersi del mare. Scendendo di livello ci sono i tetti delle case. Si dice che Parigi sia romantica per via dei suoi tetti … consiglio di vedere quelli di Palermo. Non c’è niente di più romantico che vedere il mediterraneo con i tetti variegati di colori che raccontano storia antica in una relazione amorosa con il paesaggio naturale. Colori, architetture, natura sono la triangolazione perfetta di un territorio che dall’alto verso le sue fondamenta racconta l’inimmaginabile.
Scendo di livello attraversiamo la storia. L’architettura residenziale del centro storico, gli edifici religiosi, palazzi antichi e così via, mostrano un territorio che non ha niente da invidiare a nessuno. Soprattutto perché si contestualizzano all’interno della vita sociale che i cittadini nel loro estroverso coinvolgimento ti permettono di vivere facendoti sentire a casa.
Una città tra le località più affascinanti e suggestive del nostro Paese esaltata da uno stile normanno e barocco che fa risaltare il Sud Italia in modo differente.
Palermo Capitale della Cultura 2018 e Manifesta 12
Il 2018 rappresenta l’ennesima sfida vinta di questa città. Palermo infatti è Capitale della Cultura 2018 ed è stata scelta proprio perché volano culturale ed economico di un paese che, attraverso il suo dialogo con il mondo arabo, rinasce e vuol cambiare rinnovando il suo ruolo di leadership nel panorama internazionale.
Arte, teatro, musica, convegni faranno parte di una serie di azioni che mirano al cambiamento del territorio. Scenografia di questo è l’intera città che ha un palco urbano unico nel suo genere.
Palermo ospiterà infatti una delle biennali di arte contemporanea più importanti al mondo, Manifesta 12, il cui tema è “Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza” che approfondirà tematiche sui fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici di oggi.
Lo studio per arrivare ad organizzare la biennale è stato completamente innovativo, perché vede in fase di ricerca e successiva preparazione la partecipazione di uno degli uffici di architettura più importanti al mondo, OMA. Infatti, il modello utilizzato per fare delle ricerche urbanistiche e architettoniche mira a decodificare in modo stratigrafico una città che nella sua varietà di offerte ha permesso poi di stilare un programma completamente innovativo.
Risultato di questa ricerca è “Palermo Atlas”, un risultato che porta alla conoscenza di un territorio esplorando un linguaggio comune che nelle sue diverse facce racconta architettura, archeologia, antropologia, storia e vita socio-urbana.
Palermo diventa così la realtà del panorama italiano che nella sua storia trova la sua nuova identità. Oggi bisogna solamente viverla per capirne l’essenza e mai come oggi bisogna esser orgogliosi di avere un’eccellenza di questo calibro all’interno del nostro Paese.
Ph.D. Arch. Antonio Ippolito