L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha pubblicato di recente la sua relazione annuale sul mercato energetico italiano. I dati del 2023 rivelano tendenze importanti sia nel settore dell’elettricità che in quello del gas, evidenziando le sfide e le opportunità che il Paese ha dovuto affrontare. Vediamo i punti salienti.
Elettricità: bollette tra le più care d’Europa
Nonostante un calo rispetto ai picchi del 2022, le bollette dell’energia elettrica per i consumatori domestici in Italia hanno subito un aumento del 6% nel 2023, con un prezzo medio finale di 38,64 centesimi di euro per kWh. Un dato che posiziona l’Italia al secondo posto in Europa per i prezzi più elevati in bolletta, superata solo dalla Germania. L’aumento è dovuto non tanto ai costi della materia prima energia quanto principalmente alla reintroduzione di alcuni oneri generali in bolletta, cresciuti del 54,4% rispetto al 2022.
Un aspetto positivo riguarda le fonti rinnovabili, con l’aumento della produzione idroelettrica (+42,4%), fotovoltaica (+9,2%) ed eolica (+13,7%). Tuttavia, la produzione di energia da fonti geotermiche e bioenergie è diminuita, rispettivamente del -2,5% e del -9,1%.
Il 2023 ha visto anche la crescita del mercato libero dell’energia, con 21,4 milioni di utenti che hanno effettuato il passaggio, per un totale del 70,3% delle utenze domestiche. La fine del mercato tutelato della luce, avvenuta a luglio 2024, ha spinto molti clienti domestici ad esplorare nuove offerte. La maggioranza (66,8%) ha optato per tariffe a prezzo fisso, mentre il 32,2% ha scelto tariffe a prezzo variabile. A questo proposito, per chi fosse interessato a confrontare le nuove offerte e valutare un cambio di fornitore, segnaliamo il Portale Offerte messo a disposizione dalla stessa ARERA o un servizio indipendente come quello del sito Switcho.it che consente anche di caricare una vecchia bolletta per ricevere una consulenza personalizzata.
Gas: consumi in calo e minor dipendenza dalla Russia
Il Report ARERA evidenzia una diminuzione dei consumi di gas a livello globale, con un calo più evidente in Europa. In Italia, la dipendenza dal gas russo si è ridotta drasticamente, passando dal 40% del 2021 al 4,7% nel 2023. La fonte russa è stata sostituita da un aumento dei quantitativi provenienti da altri paesi, principalmente Algeria e Azerbaigian, e da un aumento delle importazioni di GNL. Nel complesso, il 96,3% del gas utilizzato in Italia nel 2023 è provenuto da forniture estere, contro il 99% del 2022.
Nonostante un calo dei prezzi del gas grazie a due inverni miti e al superamento della crisi energetica che ha avuto il suo picco nel 2022, i prezzi attuali rimangono ancora più alti rispetto alle medie storiche. Questo ha influenzato la scelta dei contratti nel mercato libero del gas, con un aumento della percentuale di clienti che hanno optato per un contratto a prezzo variabile (56%) rispetto al 2022.
Anche nel settore del gas si registra un aumento del tasso di cambio dei fornitori energetici, che ha raggiunto il 15,2% in quanto a numero di clienti e il 17% per i volumi di consumo. Questo fenomeno è dovuto in parte alla fine del mercato tutelato del gas, che ha spinto molti consumatori ad affrettare il passaggio verso il mercato libero dell’energia. In tutto, nel 2023, le utenze domestiche sul mercato libero hanno raggiunto il 68,6%.
Conclusioni: punti chiave del report ARERA
La relazione ARERA del 2024 offre un quadro completo del mercato energetico italiano, con alcuni punti chiave da ricordare:
- Bollette elettriche elevate: l’Italia rimane tra i paesi europei con i prezzi dell’elettricità più alti, secondi solo alla Germania.
- Crescita delle rinnovabili: la produzione di energia da fonti rinnovabili è in aumento, soprattutto grazie all’idroelettrico, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
- Mercato libero in espansione: sempre più utenti passano al mercato libero per l’elettricità e il gas. Nel 2023 si sono raggiunti rispettivamente il 70,3% e il 68,6% delle utenze domestiche.
- Dipendenza dal gas estero: l’Italia continua a dipendere fortemente dalle importazioni estere (96,3%) ma dalla Russia nel 2023 è arrivato solo il 4,7% del gas.
- Prezzi del gas in calo ma ancora elevati: i prezzi del gas sono diminuiti sensibilmente rispetto ai picchi della crisi energetica nel 2022, ma rimangono superiori alle medie storiche.