20 febbraio, Giornata mondiale della giustizia sociale: qual è la situazione attuale?

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La Giornata mondiale della Giustizia Sociale, celebrata ogni anno il 20 febbraio, sottolinea l’importanza dello sviluppo e della giustizia sociale per promuovere la pace e la sicurezza sia a livello globale che nazionale.

La consapevolezza che la pace e la sicurezza, insieme al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, sono condizioni essenziali per raggiungere la giustizia sociale è al centro di questa ricorrenza.

Giornata mondiale della Giustizia Sociale: un’opportunità per riflettere sulle sfide legate alla disparità sociale, all’ingiustizia e alle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo

La risoluzione A/RES/20/62 adottata il 26 novembre 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito ufficialmente il 20 febbraio come la Giornata mondiale della Giustizia Sociale. Questo giorno rappresenta un’opportunità per riflettere sulle sfide legate alla disparità sociale, all’ingiustizia e alle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo.

La comunità internazionale è incoraggiata ad unirsi nella promozione di azioni concrete volte a garantire un accesso equo alle risorse, ai servizi e ai diritti per tutti i membri della società.

Attraverso questa giornata, le Nazioni Unite sottolineano la necessità di affrontare le disuguaglianze sociali e promuovere un ambiente in cui ogni individuo possa godere di condizioni di vita dignitose e di uguaglianza di opportunità.

La Giornata mondiale della Giustizia Sociale serve anche da richiamo per rafforzare gli sforzi nella lotta contro la povertà, la discriminazione e altre forme di ingiustizia sociale, contribuendo così a creare un mondo più giusto e inclusivo.

Giornata mondiale della giustizia sociale
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Un impegno collettivo verso l’obiettivo comune di favorire una globalizzazione equa

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), il 19 giugno 2008, ha unanimemente adottato la Dichiarazione sulla Giustizia Sociale per una Globalizzazione Equa, rappresentando la terza dichiarazione più rilevante riguardante i principi e le politiche emanate dalla Conferenza Internazionale del Lavoro, sin dalla nascita della Costituzione dell’ILO nel 1919.

Questo storico documento vede la partecipazione di governi e organizzazioni di 182 Stati membri, sottolineando il ruolo centrale dell’ILO – International Labour Organization – nel promuovere il progresso e la giustizia sociale nell’ambito della globalizzazione.

Attraverso il testo di questa dichiarazione, gli Stati membri si impegnano a potenziare le capacità dell’ILO mediante l’implementazione dell’Agenda del Lavoro Dignitoso, con l’obiettivo di perseguire attivamente la promozione di questi valori.

La Dichiarazione enfatizza l’importanza di affrontare le sfide emergenti nel contesto della globalizzazione, garantendo nel contempo il rispetto dei diritti dei lavoratori e promuovendo condizioni di lavoro eque e dignitose su scala mondiale.

La collaborazione di governi e organizzazioni di vari Paesi sottolinea l’impegno collettivo verso l’obiettivo comune di favorire una globalizzazione equa, in cui l’ILO gioca un ruolo fondamentale nel plasmare politiche e pratiche che contribuiscono al progresso sociale e alla giustizia in tutto il mondo.

Giornata mondiale della giustizia sociale: quali ostacoli per una piena integrazione e partecipazione all’economia globale?

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosce che la globalizzazione e l’interdipendenza stanno aprendo nuove vie attraverso il commercio, gli investimenti, i flussi di capitale e i progressi tecnologici, con l’obiettivo di promuovere la crescita economica mondiale, lo sviluppo e il miglioramento degli standard di vita a livello globale.

Tuttavia, parallelamente a questi progressi, persistono sfide significative quali crisi finanziarie, insicurezza, povertà, esclusione e disuguaglianza, sia all’interno delle società che tra di esse.

Inoltre, emergono ostacoli significativi per una piena integrazione e partecipazione all’economia globale da parte dei Paesi in via di sviluppo, così come per quelli con economie in transizione.

L’Assemblea Generale è consapevole della necessità di affrontare queste criticità in modo inclusivo, promuovendo strategie e politiche che favoriscano un sviluppo sostenibile, riducano le disparità e creino un ambiente propizio per l’integrazione economica globale, garantendo al contempo un equo accesso alle opportunità per tutte le nazioni.

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Giustizia sociale: qual è la situazione in Italia?

In base al rapporto dell’Istat sui 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu nel 2023, in Italia nel 2022 oltre 11,8 milioni di persone si trovavano a rischio di povertà, e il 25,4% di esse erano giovani.

Va notato che questa cifra include anche coloro che, pur avendo un’occupazione, non dispongono di un reddito sufficiente: si tratta dell’11,5% degli occupati.

È importante evitare che le disuguaglianze sociali penetrino anche negli ambienti scolastici. Diverse analisi hanno sottolineato che l’accesso all’istruzione rappresenta uno dei principali fattori di disuguaglianza, contribuendo a perpetuare la condizione socio-economica di partenza.

Tale fenomeno è particolarmente evidente nel contesto italiano, dove le ampie disuguaglianze sociali persistono in confronto ad altri Stati europei, e l’istruzione assume un ruolo di particolare rilievo in questo quadro.

Le incertezze legate alla fase di crescita e le preoccupazioni per il futuro incerto e precario dei giovani di oggi si complicano, in alcuni casi, con le disuguaglianze sociali.

Se tali disuguaglianze si riflettono anche nell’ambiente scolastico, possono portare all’abbandono del percorso di studi. È pertanto essenziale adottare misure efficaci per garantire un accesso equo all’istruzione e per ridurre le disparità sociali, creando così un contesto scolastico inclusivo e favorevole allo sviluppo di ogni individuo.

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