Plastic tax e sugar tax sono due tassazioni introdotte dal governo nel 2020 ma mai ufficialmente approvate. Cosa sono e perché vengono rinviate?
Plastic tax e sugar tax: ecco cosa sono e cosa sapere a riguardo
La plastic tax e sugar tax sono due tassazioni introdotte dal governo, per la prima volta nel lontano 2020. Eppure, nonostante ciò, queste due tasse non sono mai state ufficialmente approvate e attivate ma continuano, invece, ad essere posticipate. Le due imposte, la tassa sulla plastica e la tassa sullo zucchero sono state introdotte per degli obiettivi specifici. Rispettivamente, la prima mira a contrastare i problemi legati all’ambiente e favorire l’utilizzo di prodotti più sostenibili e biodegradabili. La seconda, invece, ha l’obiettivo di favorire la salute pubblica generale.
Nonostante la loro importanza e validità, le due tasse non sono mai state introdotte ufficialmente nella legge di bilancio. Per quale motivo il governo continua a posticipare le tasse e come intende comportarsi il governo attuale?
La nascita della tassa sullo zucchero e sulla plastica: ecco cosa sapere
La Plastic e sugar tax sono due imposte introdotte per la prima volta con il governo Conte, nel lontano 2019. L’obiettivo delle due tassazioni è, rispettivamente, quello di favorire un miglioramento della salute pubblica e maggiore rispetto per l’ambiente. Eppure, nonostante la loro validità, le due leggi non sono mai state ufficializzate, anzi sono sempre state causa di dibattiti e proteste da parte dei cittadini interessati.
Se, da una parte, i produttori di plastica hanno evidenziato il grave impatto che questa tassa possa avere sull’industria, dall’altra le società delle bevande zuccherate hanno sottolineato quanto l’applicazione della tassa possa essere negativa per le vendite di mercato.
Plastic tax e Sugar tax: cosa sono, come funzionano e chi deve pagare
Plastic e Sugar tax sono due tasse introdotte dal governo per la prima volta nel 2019 ma mai definitivamente attivate. La Plastic Tax nasce con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo della plastica introducendo una tassazione alta sulla medesima. Nello specifico, secondo quanto specificato, ogni produttore sarà costretto a pagare 45 centesimi per ogni chilo di prodotti di plastica. Aumentando i costi di produzione e, di conseguenza, il costo dei prodotti, i consumatori saranno più invogliati a preferire delle alternative più economiche e convenienti. In particolare, l’obiettivo è spingere i cittadini verso l’acquisto di soluzioni ecologiche e biodegradabili.
Per quanto riguarda la sugar tax, invece, l’obiettivo della medesima è quello di limitare il consumo di bevande alcoliche zuccherata in modo artificiale. In particolare, la tassa prevede un costo di 10 euro per ogni cento litri di bevande prodotte e 25 centesimi per ogni chilo di sciroppo utilizzato. Aumentando i prezzi di produzione e di vendita, i consumatori saranno più invogliati ad optare per delle soluzioni più economiche e salutari delle bibite gassate.
Dalla loro prima introduzione in governo con la legge di bilancio 2020, le tasse non sono mai state ufficialmente approvate, ma rinviate in modo continuo. Per quale motivo le due tassazioni continuano ad essere così rinviate?
Perché queste tasse continuano ad essere rinviate?
Davanti al problema delle due tassazioni, ci si potrebbe chiedere per quale motivo il governo non le ha cancellate. Eppure, il motivo è legato ad un punto di vista economico. Nel caso in cui queste tasse venissero approvate definitivamente e attivate, potrebbero portare delle entrate allo Stato di oltre 650 milioni di euro l’anno. Si tratta di cifre considerevoli che il governo non può permettersi di eliminare dai suoi bilanci contabili per il futuro. Si evince, quindi, come tali tasse non verranno, per adesso, eliminate ma soltanto protratte nel tempo. Secondo quanto emerso e riportato nel Sole 24 Ore, si prospetta che, anche con l’attuale governo Meloni, la Plastic Tax e Sugar Tax verranno rinviate nella legge di bilancio 2024.