Di seguito maggiori informazioni in merito al bonus fotovoltaico proposto dal Ministero dell’agricoltura per le aziende agricole.
Il Ministero dell’Agricoltura ha proposto un nuovo bando di bonus fotovoltaico per la realizzazione e installazione di nuovi impianti fotovoltaici volti a sostenere il settore agricolo.
Cos’è il bonus fotovoltaico e come funziona?
Il bonus fotovoltaico è un bando noto come Parco Agrisolare proposto dal Masaf. L’obiettivo dell’incentivo è quello di agevolare e sostenere il settore agricolo e agroindustriale con la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Si tratta, nello specifico, di incentivi a fondo perduto legate direttamente alle spese di acquisto e di installazione di tali impianti innovativi. Il bonus può arrivare a ricoprire le spese fino ad una percentuale massima dell’80%.
Ad accedere al bonus, possono essere:
- Imprenditori agricoli sia come società che privati;
- Imprenditori agroindustriali che sono in possesso di un codice ATECO;
- Aziende agricole operanti e che svolgono le attività dell’articolo 2135 del Codice Civile.
Quali sono i requisiti necessari per accedere al bonus?
Per richiedere l’incentivo, le imprese agricole devono presentare impianti fotovoltaici con le seguenti caratteristiche:
- Presentare una potenza di picco tra 6 kWp e 1000 kWp;
- Impianto di nuova costruzione;
- Impianto con componenti di nuova costruzione;
- Impianto installato nei fabbricati appartenenti al beneficiario e in regola dal punto di vista dell’accatastamento.
Inoltre, è bene specificare che gli impianti installati non devono in alcun modo danneggiare l’ambiente circostante. Ogni domanda di accesso bonus inviata deve essere indirizzata ad un unico impianto di riferimento e, per quanto riguarda i lavori, questi possono essere avviati dopo aver presentato la proposta.
Come funzionano i contributi?
L’accesso ai contributi varia in base al settore in cui opera il richiedente. In particolare:
- Impianti relativi al settore primario hanno un contributo pari all’80%;
- Impianti relativi al settore della trasformazioni di prodotti agricoli hanno un contributo pari all’80% se con una potenza tra 6 kWp e 200 kWp;
- Impianti relativi al settore della trasformazioni di prodotti agricoli hanno un contributo pari 65% se con una potenza tra 200 kWp e 500 kWp;
- Impianti relativi al settore della trasformazioni di prodotti agricoli hanno un contributo pari 50% se con una potenza tra 500 kWp e 1000 kWp;
- Interventi che non sono legati al settore della trasformazione di prodotti non agricoli hanno un contributo pari a 30%.
Quali sono le spese ammesse dal bonus?
Il limite massimo delle spese per poter accedere all’incentivo non deve superare i 2.330.000 euro. In particolare:
- Per l’installazione di pannelli fotovoltaici il limite di spesa massimo è di 1.500.000 euro;
- Per altri interventi del settore il limite di spesa massimo è di 700.000 euro;
- Per sistemi di accumulo il limite di spesa massimo è di 100.000 euro;
- Per dispositivi vari di ricarica il limite di spesa massimo è di 30.000 euro.
Per quanto riguarda le spese ammesse, è possibile citare in linea generale:
- Acquisto e installazione di elementi del nuovo impianto;
- Costi e spese relative allo svolgimento dell’impianto fotovoltaico;
- Direzione dei lavori del cantiere;
- Lavori relativi alla posa in opera dei materiali di utilizzo.
Ecco alcuni esempi di spese ammesse:
- Smaltimento di amianto;
- Sistemi di areazione e posa in opera di fornitura e dei materiali;
- Sistemi di isolamento termico dei tetti di riferimento.
Dove inviare la richiesta: ecco cosa sapere
Per poter accedere al bonus, è necessario inviare la richiesta direttamente in formato digitale sul sito web GSE. In particolare, è necessario registrarsi e creare un proprio profilo sul sito dell’Area Clienti. Per quanto riguarda le date di riferimento, le domande possono essere inoltrate sul sito a partire dal 12 settembre 2023 fino al 12 ottobre 2023.