Ipsos ha condotto un sondaggio nel 2023 in merito alla sostenibilità in Italia e allo stile di vita medio intrapreso dalla popolazione. Di seguito alcune informazioni in merito al sondaggio.
Per l’edizione 2023 de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, Ipsos ha eseguito un sondaggio sulla sostenibilità in Italia e il rapporto dei cittadini con uno stile di vita più sano. Ecco cosa è emerso dalla ricerca.
Cosa è emerso dal sondaggio Ipsos sulla sostenibilità in Italia?
A favore della nuova edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, Ipsos ha indetto un nuovo sondaggio in merito al rapporto degli italiani con la sostenibilità. Secondo quanto emerso dal sondaggio, quasi la metà degli intervistati è disposta a cambiare stile di vita a favore dell’ambiente. Anche se vivere in modo più sano ed ecologico significa spendere di più, gli italiani sono particolarmente inclini verso un maggiore rispetto dell’ambiente.
Basti pensare, infatti, che più del 46% di italiani è propenso a cambiare le proprie abitudini domestiche e alimentari, come magari consumare meno elettricità e mangiare meno carne. Inoltre, è anche emerso come quasi il 31% degli intervistati è disposto ad investire in acquisti green e sostenibili, anche se spesso più cari delle varianti tradizionali.
Rapporto degli italiani con la sostenibilità: dati da tenere in considerazione
In realtà, già da diversi anni gli italiani tentano, nel loro piccolo, di riporre maggiore attenzione al rispetto verso l’ambiente e verso la sostenibilità. Secondo quanto emerso dal rapporto, infatti, più dell’89% delle famiglie pratica regolarmente la raccolta differenziata e l’88% risparmia energia in modo abituale. Inoltre, il 60% delle persone intervistate preferisce acquistare prodotti e beni a baso impatto ambientale e il 56% compra in negozi e store solidali.
Di conseguenza, si evince dai dati come la situazione italiana, per quanto possa migliorare, è molto favorevole sotto questo punto di vista. Eppure, uno dei problemi principali che emerge è l’impossibilità di concepire il cambiamento radicale delle abitudini da parte delle famiglie. Come specifica Andrea Alemanno, il principal di Ipsos Strategy3 “Molti si sentono pronti a “traslocare”, ma questa disposizione ideale è frenata dalle conseguenze negative. Infatti per il 58% degli italiani sarà impossibile realizzare transizioni energetiche, ambientali, digitali e sociali senza avere ripercussioni negative su alcuni membri o settori della società. Quasi la metà, il 45%, si attende ripercussioni limitate e gestibili, e solo il 18% ritiene che i benefici supereranno largamente i disagi. Accelerare questa fase di trasformazione è fondamentale“.