Secondo le ultime novità del governo, l’attestazione SOA è diventata obbligatoria da presentare dalla data 1 luglio 2023. Ecco in quali casi è necessaria la certificazione Soa sui bonus casa.
La circolare 10/E ha evidenziato che dal 1 luglio 2023 è obbligatorio presentare la certificazione Soa sui bonus casa. Di seguito tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Certificazione Soa sui bonus casa: ecco cosa sapere
Come già anticipato, quindi, dal 1 luglio 2023 sarà necessario presentare la certificazione Soa per tutti i lavori di cantiere legati ai bonus casa. Di conseguenza, anche i condomini saranno costretti a controllare direttamente le imprese alle quali vengono affidate i lavori. In particolare, la certificazione è obbligatoria nel caso in cui i lavori privati superino i 516 mila euro.
L’obiettivo della nuova norma è quello di favorire un maggiore livello di qualificazione delle imprese edili che, appunto, si occupano di grandi cantieri finanziati dal bonus. Per avere riconosciuto l’attestazione, è necessario che l’impresa presenti diversi requisiti in merito a: attrezzature, stabilità economica e dipendenti.
Perché attuare la norma? Le parole del vicepresidente Ance Stefano Betti
“È una norma che abbiamo promosso e l’avevamo chiesta ben prima e, se ci avessero dato ascolto, forse avrebbe aiutato sulle frodi, soprattutto sul bonus facciate. Siamo in presenza di appalti tra privati ma i soldi delle agevolazioni sono pubblici. Per questo motivo, partire con imprese professionali per realizzare gli interventi è fondamentale su tutti i livelli. D’altronde, anche nella ricostruzione post sisma sono state inserite forme di garanzia con il sistema della Soa. È l’unico sistema che garantisce la qualità degli appaltatori, lo supportiamo e continueremo a farlo”.
Cosa specifica la circolare 10/E sui bonus casa?
Pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, è proprio la circolare 10/E che ha evidenziato l’obbligo di certificazione Soa per tutti i bonus casa, senza alcuno escluso. Inoltre, la circolare specifica che la norma è entrata in vigore il 21 maggio 2022, ha iniziato ad operare attivamente dal 1 gennaio 2023 ed, infine, dal 1 luglio 2023 è stata definitivamente approvata al regime.
Infine, l’Agenzia evidenzia come l’attestazione sia obbligatoria anche nel caso di contratti di appalto e subappalto sanciti dal 21 maggio 2022 al 31 dicembre 2022. Spiega, direttamente, come ” è necessario, ai fini del riconoscimento degli incentivi fiscali di cui agli articoli 119 e 121 del decreto Rilancio, acquisire la certificazione Soa, per lavori di importo superiore a 516mila euro o, almeno, documentare l’avvenuta sottoscrizione di un contratto finalizzato al rilascio dell’attestazione”
Invece, nel caso in cui i lavori di cantiere si sono conclusi definitivamente prima del 31 dicembre, allora non è necessario presentare l’attestazione.
Quali sono le novità da conoscere?
Come già evidenziato, a partire dal luglio 2023, nel caso in cui si ha a che fare con cantieri che presentano un importo superiore a 516 mila euro, è obbligatorio affidarsi a imprese con certificazione SOA. Questo perché, come evidenziato, non è sufficiente “la sottoscrizione da parte dell’impresa di un contratto con l’ente certificatore finalizzato al rilascio della predetta certificazione“.