L’arredamento si fa sempre più sostenibile: questa volta tocca al legno che cattura l’anidride carbonica. Dagli USA e dal Canada potrebbe arrivare un nuovo derivato del legno in grado di assorbire la CO2 presente nell’aria.
L’arredamento si fa sempre più green
I professionisti dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design si muovono in modo costante e veloce verso la ricerca di materiali e progetti sempre più ecosostenibili.
Nonostante il cemento e l’acciaio siano dei materiali fondamentali per l’edificazione, la loro produzione è causa dell’emissione di un’elevata percentuale di anidride carbonica. Per limitare l’impatto negativo sul pianeta, dunque, è essenziale pensare a materiali alternativi più green.
Un team di ricercatori statunitensi e canadesi si sta concentrando in modo particolare su quelle che potrebbero essere le potenzialità del legno e dei composti riciclati, sempre più apprezzati nella produzione di arredi e complementi di decoro. E proprio questo gruppo di studiosi pare abbia scoperto un nuovo tipo di legno innovativo.
Legno che cattura l’anidride carbonica: la ricerca della Rice University di Houston e dell’Università di Calgary
I primi studi sul legno in grado di catturare l’anidride carbonica arrivano proprio dalla statunitense Rice University di Houston e dalla canadese Università di Calgary.
Prendendo a modello il legno naturale, ne è stato creato uno più sostenibile, innovativo, perché capace di catturare l’anidride carbonica presente nell’aria circostante. Questo tipo di legno è un materiale biodegradabile e riciclabile all’infinito. Sembrerebbe essere anche più resistente del legno naturale. Non è però ancora in produzione, nonostante i risultati delle ricerche stanno portando all’ipotesi di una certa accelerazione nella sperimentazione per rendere disponibile, in un lasso di tempo non troppo lontano, l’utilizzo del nuovo legno che cattura l’anidride carbonica.
Quali sono le caratteristiche di questo innovativo legno che cattura l’anidride carbonica?
Tecnicamente questo legno innovativo viene prodotto secondo un processo specifico. Di base il legno è costituito da cellulosa, emicellulosa e lignina. In un primo momento viene rimossa la lignina, attraverso un trattamento con sostanze ecologiche, per rendere il legno incolore. Dopo aver rimosso la lignina, con candeggina o perossido di idrogeno, si va ad eliminare anche l’emicellulosa.
Da qui si ottiene un legno molto leggero e duttile. Questo materiale viene immerso in una soluzione di microparticelle di Mof, in grado di assorbire, appunto, le molecole di anidride carbonica.
Un legno innovativo che riduce l’impatto ambientale
Questo legno innovativo può limitare quello che è l’impatto ambientale prodotto da materiali come cemento e plastica, e può essere impiegato per costruire interi edifici e per realizzare arredi e complementi di decoro sostenibili.