Il Reddito energetico e i bandi per i finanziamenti a fondo perduto sono messi a disposizione dalle varie Regioni Italiane.
Con il 2023 sono tanti i contributi a fondo perduto, come il reddito energetico, che permettono alle famiglie a basso reddito di installare un impianto fotovoltaico a costo zero. In particolare, questi finanziamenti messi a disposizione dagli enti locali permettono alla misura di autofinanziarsi poiché l’energia prodotta in eccesso è destinata alle Regioni e ai Comuni auto alimentando il sistema.
Negli scorsi mesi si è parlato tanto della Regione Puglia, che ha concesso il Bonus Fotovoltaico. Tra le ultime novità, sono pronte a partire con i finanziamenti anche il Lazio e la Sardegna. Ma in cosa consiste il reddito energetico 2023?
Reddito energetico 2023, come funziona?
Il reddito energetico 2023 è un incentivo a carattere regionale, pensato per finanziare l’installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili, come i pannelli solari e fotovoltaici. Inoltre, chi usufruisce di questo incentivo ha il diritto all’autoconsumo, ovvero può consumare gratuitamente tutta l’energia necessaria al sostentamento della propria abitazione. Tuttavia, è bene sapere che il reddito energetico non può essere cumulato con altre agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia.
Per accedere al beneficio sono previsti dei limiti reddituali Isee e si deve garantire anche un tempo minimo di funzionamento dell’impianto stesso. Inoltre, una volta accettata la richiesta per poter usufruire del contributo, il beneficiario dello stesso, è chiamato a sottoscrivere una convenzione con il GSE. La convenzione prevede:
- l’attivazione del servizio di scambio dell’energia elettrica prodotta sul posto,
- l’autoconsumo e la cessione dei crediti maturati al GSE della Regione.
L’agevolazione attiva in Sardegna e Lazio
Alcune Regioni italiane sono già pronte a partire con l’erogazione del fondo perduto.
In Sardegna, per esempio, l’agevolazione è riservata ai proprietari di villette, unità abitative indipendenti, e appartamenti che rientrano in un condominio. In quest’ultimo caso, però, l’installazione è consentita oltre che sulle idonee superfici comuni, anche sulle parti di proprietà individuali. In questo ultimo caso però, i crediti maturati, poi, andranno al Gse Sardegna. Nello specifico in Sardegna, per i limiti di reddito saranno favorite le famiglie maggiormente disagiate e l’indicatore economico sarà stabilito successivamente dalla Giunta regionale.
Invece, in Lazio l’ISEE è già stabilito. Infatti, possono usufruire dei 2 milioni di euro stanziati per il 2024 e degli altri 5 milioni stanziati per il 2024 tutti quelli che non superano la soglia massima di 35.000 euro. Inoltre, il reddito energetico 2023 andrà a coprire le spese per:
- acquisto;
- installazione;
- connessione;
- manutenzione;
- esercizio;
- assicurazione degli impianti.
In ogni caso, chi beneficerà del fondo perduto, dovrà garantire il funzionamento dell’impianto per almeno 20, arco di tempo in cui l’impianto non potrà essere dismesso.
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