L’Unione Europea sta lavorando ad un piano finalizzato alla transizione ecologica che prevede lo stop caldaie a gas. Ecco cosa sapere.
Per ridurre i danni e i problemi causati dal cambiamento climatico e per dar vita ad una Europa più green, l’Unione Europea sta progettando un piano per garantire il risparmio energetico. Tra le novità, si prevede il divieto della vendita di caldaie tradizionali. Di seguito maggiori informazioni sullo stop caldaie a gas.
Qual è l’obiettivo dell’Unione Europea?
Secondo quanto emerso, l’obiettivo principale dell’Unione Europea sarebbe quello di dare vita ad una misura che possa eliminare, in qualche anno, l’inquinamento prodotto dalle caldaie a gas. Il limite è stato fissato al 2029, anno in cui questi impianti tradizionali non saranno più presenti sul mercato. Inoltre, la UE prospetta di introdurre dei limiti legati alla progettazione sostenibile per il sistema di riscaldamento generale. Se accettato, il piano europeo avrà quindi una validità di sei anni, entro i quali bisognerà adeguare gli ambienti alle nuove esigenze sostenibili.
Cosa accade si la norma UE viene approvata?
Alternative alle caldaie tradizionali: quali sono le migliori soluzioni?
Negli ultimi anni, sono sempre più le proposte alternative alle caldaie a gas. Tra queste, spiccano sicuramente la pompa di calore, la caldaia elettrica, la caldaia a biomassa o quella ionica. La pompa a calore genera un riscaldamento che preleva l’energia dall’esterno trasmettendola all’impianto interno del motore. La caldaia elettrica, invece, il riscaldamento è generato tramite il riscaldamento dell’acqua dalle resistenze elettriche. Per quanto riguarda il sistema a biomassa, invece, questo funziona grazie all’energia tratta dalla combustione di legno e pellet. In genere, il prezzo può variare in base alla tipologia scelta. Infine, i modelli ionici generano energia tramite lo scambio continuo di ioni.
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