In Italia migliaia di cantieri sono fermi per i crediti fiscali incagliati. La situazione è critica, ma la soluzione per l’acquisto dei crediti Superbonus e Bonus edilizi arriva dalle Regioni
I primi programmi per l’acquisto di crediti Superbonus e bonus edilizi potrebbero essere la soluzione per sbloccare la situazione. Oggi ogni miliardo di crediti bloccati fa fallire 1700 imprese – Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Ciò sarebbe possibile grazie ai contributi delle Regioni e degli enti locali. I primi programmi sono già stati attivati in Sardegna, Piemonte e nella Provincia di Treviso. In Basilicata, invece, è stato attivato un primo studio di fattibilità.
In questo modo potrebbe essere evitato il fallimento di professionisti e imprese che, dopo aver praticato lo sconto in fattura e acquisito il relativo credito fiscale, non riescono a smaltirlo per la congestione del sistema.
Come sbloccare la situazione attuale?
Secondo i dati rilevati dall’Ance se il Governo non riuscirà a trovare una soluzione efficace al problema dei crediti fiscali incagliati nel minor tempo possibile, oltre al rischio di fallimento di almeno 1.700 imprese di costruzioni, si verificherebbe la perdita di circa 9mila occupati.
In particolare, secondo un’ipotesi prudenziale dell’Ance, uno stock di crediti fiscali incagliati pari a 15 miliardi di euro provocherebbe effetti macroeconomici estremamente preoccupanti:
- 25mila imprese fallite;
- 130mila disoccupati nel settore delle costruzioni;
- problemi su 90mila cantieri.
La stima non comprende i possibili fallimenti delle imprese della filiera, fornitrici delle imprese edili. Tuttavia, le iniziative intraprese e le soluzioni per sbloccare l’acquisto dei crediti Superbonus arrivano dalle Regioni. Bisogna solo aspettare che verranno replicate altrove. Ecco gli esempi già attivi.
L’Acquisto di crediti Superbonus in Sardegna
In Sardegna, non è previsto un costo finanziario e il programma di acquisto garantisce un celere utilizzo in compensazione. Pertanto, la Regione intende procedere all’acquisto dei crediti dalle banche e al loro utilizzo in compensazione. Inoltre, sarà attivato un programma di garanzie che favorirà la negoziazione dei crediti tra privati.
L’acquisto di crediti Superbonus e bonus edilizi da 14,5 milioni nella provincia di Treviso
In provincia di Treviso è stato già attivato l’acquisto di crediti Superbonus. In pratica l’operazione avviata permetterà di acquistare i crediti corrispondenti al Superbonus e agli altri bonus edilizi, pari a 14,5 milioni di euro, e usarli in compensazione dei propri oneri fiscali nei prossimi anni. Così, la Provincia di Treviso otterrà un risparmio in termini di spesa corrente pari a quasi 1 milione di euro. Utilizzabile anche per finanziare altre voci di spesa del bilancio.
Acquisto crediti Superbonus: in Piemonte previsti 50 milioni all’anno
Il Piemonte intende acquistare dalle banche e dagli intermediari finanziari crediti per un importo di circa 50 milioni di euro all’anno. I crediti saranno utilizzati per compensare gli oneri fiscali nei confronti dello Stato. E il sistema non prevede alcun tipo di rischio, perché la Regione acquisterà solo i crediti certificati dall’Agenzia delle Entrate, ovvero crediti provenienti da lavori svolti sul territorio piemontese e non soggetti a contenziosi. Tuttavia, l’operazione che è prevista da un articolo del disegno di Legge di Stabilità 2023 è in attesa di essere esaminata dal Consiglio Regionale.
Le operazioni per la verifica della fattibilità in Basilicata
In Basilicata è stata già ha avviata una ricognizione per valutare la fattibilità dell’acquisto dei crediti Superbonus e bonus edilizi e verificare la possibilità del loro utilizzo in compensazione.
In questa Regione gli investimenti incentivati dai bonus edilizi ammontano a circa 890 milioni di euro e attualmente si stanno raccogliendo le informazioni sui crediti giacenti presso il circuito bancario.
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