La rinegoziazione del mutuo: da tasso variabile a tasso fisso nel 2023

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Tra le novità del 2023 il contratto di mutuo è rinegoziabile da tasso variabile a tasso fisso.

Con il nuovo anno le novità messe in atto dal governo per aiutare i cittadini italiani sono tante! Nel 2023, per esempio, rispettando determinate condizioni, è possibile attivare la rinegoziazione del mutuo da tasso fisso a tasso variabile.

Rinegoziare il mutuo da tasso variabile a fisso: le novità previste dall’anno 2023

Nel 2023 tutti i titolari di un contratto di mutuo a tasso variabile, nel rispetto di determinate condizioni, possono passare da un contratto a tasso variabile, ad uno a tasso fisso.

L’anno passato per le famiglie con un contratto di finanziamento indicizzato non è stato uno dei più facili! Basti pensare che con l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE, la rata del mutuo variabile ha subito un importante e veloce incremento.

Pertanto, in uno scenario economico caratterizzato da un’inflazione alle stelle, rincari e una generale situazione instabile il nuovo Governo Meloni ha deciso di intervenire sulla regolamentazione relativa ai mutui offrendo la rinegoziazione del contratto di mutuo ipotecario a tasso di interesse variabile, che è possibile richiedere entro il 31 dicembre 2023.

La rinegoziazione del mutuo
La rinegoziazione del mutuo le novità dall’anno 2023 – pexels pixabay

La rinegoziazione del mutuo: le novità dall’anno 2023

Grazie alla rinegoziazione del mutuo, introdotta dal Governo Meloni da Gennaio 2023, i titolari di un contratto di mutuo potranno ricontrattarne le condizioni per:

  • ridurre o azzerare i costi amministrativi periodici,
  • ridurre lo spread del mutuo,
  • variare il tasso del mutuo da fisso a variabile o viceversa,
  • allungare la durata residua del mutuo.
La rinegoziazione del mutuo
La rinegoziazione del mutuo le novità dall’anno 2023 – pexels pixabay

Le condizioni per rinegoziare il mutuo

Ottenere la rinegoziazione del mutuo a tasso variabile e realizzare un risparmio passando al tasso fisso è possibile solo a determinate condizioni. Infatti, è necessario che:

  • la data di stipulazione del contratto di mutuo sia antecedente al primo gennaio 2023,
  • tassa e rata siano variabili per tutta la durata contrattuale,
  • l’ammontare del capitale non superi i 200.000 euro;
  • il reddito ISEE non superi i 35mila euro;
  • non ci sia nessun ritardo nei pagamenti rateali.

Tuttavia, in alcuni casi, nonostante i titolari del contratto di mutuo variabile siano in possesso di tutti i requisiti richiesti, capita che la banca comunque non conceda la rinegoziazione del mutuo. Così, per ovviare al problema è possibile optare per la sostituzione del mutuo, o per una surroga. Con quest’ultima, per esempio, è possibile trasferire il mutuo in un’altra banca che offre soluzioni più convenienti.

La rinegoziazione del mutuo
La rinegoziazione del mutuo le novità dall’anno 2023 – pexels expect best

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