L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha indetto il 10 ottobre 1992 la Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day) per promuovere la consapevolezza e la difesa contro lo stigma sociale.
Per la Giornata Mondiale della Salute Mentale ogni anno Ipsos conduce un sondaggio internazionale volto ad indagare le opinioni dei cittadini relative alle alla propria salute mentale e fisica e all’importanza che gli è attribuita dal sistema sanitario del proprio Paese.
Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022
La Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day) è una ricorrenza che si celebra il 10 ottobre di ogni anno. In particolate, questa è stata istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale (WFMH) e riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone e promuovere la consapevolezza e la difesa della propria salute mentale. Come anticipato Ipsos conduce ogni anno, in 34 Paesi, tra cui l’Italia, un sondaggio d’opinione per evidenziare quali sono i principali problemi di salute che devono affrontare i cittadini nel proprio Paese. Oggi, questo tema è fondamentale anche nella strategia d’impresa, specie dopo il periodo buio passato in lockdown.
Per il 36% degli intervistati la salute mentale è il secondo problema di salute percepito a livello internazionale, subito dopo il Covid-19 (47%).
L’indagine di Ipsos per la Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022
L’indagine annuale di Ipsos, condotta annualmente per la Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022, tocca svariati temi, tra cui:
- il rapporto con il benessere mentale e fisico,
- il modo in cui si parla dei problemi di salute mentale,
- le percezioni in merito all’importanza attribuita dal sistema sanitariodel proprio Paese.
I risultati emersi
Dai principali risultati emersi dal sondaggio di Ipsos per la Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022, per la prima volta la salute mentale supera il cancro e diventa il secondo problema di salute percepito a livello internazionale, subito dopo il Covid-19. Infatti, nonostante i problemi di salute mentale siano avvertiti maggiormente dai più giovani, dalle donne e dalle famiglie a basso reddito, i seguenti dati (Fonte: Ipsos) dimostrano quanto questo tema stia diventando sempre più centrale:
- Il 55% degli italiani dichiara di pensare spesso al proprio benessere mentale, in aumento di 4 punti rispetto al 2021.
- L’80% degli italiani afferma che la salute mentale e fisica siano ugualmente importanti, ma è il 40% a percepire che il sistema sanitario le attribuisca la stessa importanza.
- Il 41% degli italiani sostiene che il sistema sanitario si concentri maggiormente sulla salute fisica, anche se soltanto per il 6% quest’ultima ha un’importanza superiore rispetto alla salute mentale.
L’impatto dello stress sulla salute mentale
Il sondaggio condotto da Ipsos a livello internazionale ha evidenziato che gli effetti dello stress sono quelli che comunemente provocano i problemi di salute mentale:
- Il 63% dichiara di essersi sentito (almeno una volta) stressato al punto da aver condizionato la propria vita quotidiana.
- Il59% afferma che lo stress abbia avuto un forte impatto al punto da avere la sensazione di non essere in grado di affrontare le situazioni più normali.
- Il 52% ha dichiarato di sentirsi triste o di non avere alcuna speranza.
- Il 39% di non riuscire neanche a lavorare per un certo periodo di tempo
- Infine, il 25% ha affermato di aver pensato al suicidio o all’autolesionismo una volta nell’ultimo anno.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Solo tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 iniziò a farsi strada tra gli uomini di scienza la preoccupazione di porre fine alle tragiche condizioni in cui versava chi aveva dei problemi di salute mentale. Nacquero così i manicomi. Tuttavia, le malattie erano curate con metodi per niente umani.
- Inizialmente i malati, divisi per disturbo, erano sottoposti a traumi fisici, bagni gelati, letti di contenzione, camicie di forza. Successivamente anche a terapie d’urto elettroconvulsive e lobotomie.
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