La crisi energetica nata a causa dell’odierno conflitto in Ucraina e caratterizzata dal rincaro di luce e gas ha portato gli italiani a cercare alternative per ripararsi dal freddo.
Riscaldare gli ambienti di casa sta diventando un vero e proprio problema. Infatti, gli italiani davanti alla possibilità di restare senza gas, per il blocco dell’export, o di utilizzarlo ad un costo proibitivo si sono adoperati acquistando stufe a legna e pellet.
Tuttavia, ad oggi questa non è risultata una vera e propria soluzione. In quanto, i combustibili di origine vegetale che hanno raggiunto un costo mai visto prima, sono ormai quasi introvabili.
Stufe a legna e pellet
Legna e pellet, utilizzati ancora oggi come fonte primaria di riscaldamento nelle zone appenniniche e alpine, sono diventate oggetto del desiderio di tantissimi italiani. Non a caso negli ultimi mesi si è assistito ad un incremento delle vendite di stufe a legna e pellet dell’8% nei primi sei mesi dell’anno (reuters). Ed anche quella dei combustibili vegetali, seppur la maggior parte delle volte la domanda, che è in continua crescita, resta insoddisfatta. Di conseguenza, i prezzi sono diventati proibitivi e la materia prima scarseggia.
Il riscaldamento sostenibile e il blocco dell’export
Stando a questi fatti, dopo il blocco dell’export deciso dai Paesi dell’Est, pare che sia diventato complicato riscaldare gli ambienti di casa anche utilizzando fonti di energia rinnovabile. Ciò perché i combustibili di origine vegetale, come la legna, sono quasi introvabili nei canali di approvvigionamento tradizionali e il loro costo ha raggiunto una soglia a dir poco proibitiva. Tuttavia, nonostante questa situazione sono sempre più ricercati in quanto non possono essere chiusi da un momento all’altro come il gas.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Un bancale di faggio di circa 7 quintali è arrivato a 300 euro, mentre nel 2021 in Trentino lo si poteva trovare tra i 150 e i 170. Stessa discorso per i pellet: il prezzo è quasi triplicato, passando da circa 5 agli attuali 13-14 euro per un sacco da 15 chilogrammi.
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