Lockdown energetico: sembra manchino pochi giorni, ormai, all’arrivo di un decreto ministeriale da parte del dicastero della Transizione ecologica, volto a ridurre il consumo di gas in casa.
Incombe a passo spedito la crisi energetica che sta sollecitando tutti i Paesi dell’Unione Europea. La prospettiva sembra essere quella di un vero e proprio Lockdown energetico in autunno, con l’obiettivo di preservare le scorte di gas. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha tracciato delle linee guida comunitarie affinché i Paesi possano procedere autonomamente nelle decisioni politiche.
Qual è la situazione in Italia?
Nel Belpaese sembra che il governo in uscita si stia apprestando a varare un decreto per limitare il consumo di gas in casa, in vista della prossima stagione invernale. Dovrebbe arrivare a giorni un decreto ministeriale del dicastero della Transizione ecologica per limitare il consumo domestico di gas e per riorganizzare l’illuminazione urbana e gli orari di apertura degli esercizi pubblici. Nel frattempo le bollette salatissime stanno mettendo in difficoltà le famiglie e le imprese italiane.
Decreto per il Lockdown energetico: riscaldamento a 19 gradi e spegnimento anticipato
Il decreto ministeriale del dicastero della Transizione ecologica dovrebbe prevedere, per il prossimo inverno, termosifoni giù di un grado, ovvero da 20 a 19 gradi, e riscaldamenti spenti un’ora prima. Questa sorta di Lockdown energetico dovrebbe portare a ridurre i consumi, secondo le stime del governo, di un miliardo di metri cubi nell’ultimo semestre 2022 e di 2 miliardi nel prossimo 2023.
Il Governo, oltre al Lockdown energetico, sta pensando di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle buone regole domestiche, attraverso degli spot che sottolineano l’importanza di utilizzare in casa sia l’acqua che la luce con parsimonia e coscienza.
Il piano di risparmio energetico del ministro Cingolani
A Palazzo Chigi il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani presenterà il piano di risparmio energetico in cui si tracciano le misure essenziali da adottare in relazione ai diversi scenari possibili, da quelli attuali a quelli più gravi a cui l’Italia sarà costretta se Mosca dovesse chiudere i rubinetti del gas, mettendo a serio rischio le forniture.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Dopo l’interruzione della fornitura del gas dello scorso 19 agosto, ieri 31 agosto c’è stata una nuova chiusura del gasdotto Nord Stream 1 da parte di Gazprom. Dovrebbe durare tre giorni, fino al 3 settembre. Ufficialmente sembra che il motivo sia la necessità di manutenzione, ma probabilmente si tratta di un ennesimo modo per mettere in difficoltà i Paesi dell’Unione Europea, già alle prese con prezzi alle stelle di gas ed energia.
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