Giornata mondiale delle api
La Giornata mondiale delle api è stata istituita nel 2017 dalle Nazioni Unite e, da allora, si celebra ogni 20 maggio. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare gli abitanti dell’intero pianeta sull’importanza di questi impollinatori e sul loro grande contributo a livello sostenibile.
Sono proprio le api, insieme ad altri impollinatori, infatti, a permettere a tantissime piante di riprodursi.
Questa giornata, poi, è stata istituita in onore dell’apicoltore e pittore di origini slovene, Anton Jansa.
Beeopak, la pellicola alimentare ecologica a base di cera d’api
Perché proprio il 20 maggio?
La giornata tutta dedicata alle api si celebra ogni 20 maggio, data di nascita di Anton Jansa (1734- 1773). Proprio lui, infatti, è considerato il vero padre dell’apicoltura moderna.
Infatti, fu lui ad intuire per primo che i maschi delle api avessero l’importante compito di fertilizzare l’ape regina a mezz’aria e di portare l’acqua all’alveare.
La Slovenia, inoltre, è molto attenta a questa tematica. Infatti, già dall’anno 2011 sull’intero territorio nazionale è vietato l’uso di pesticidi capaci di recare danni alle api.
Giornata mondiale delle api: l’importanza per la natura
Le api permettono la vita sulla Terra. Grazie allo spostamento da un fiore all’altro, infatti, sono in grado di impollinare oltre 170 mila specie vegetali differenti.
Un piccolo animale capace di garantire la biodiversità dell’ecosistema.
Purtroppo, però l’attività dell’uomo mettere a rischio la vita delle api. Sono tantissimi, infatti, gli elementi da considerare. Tra cui:
- il cambiamento climatico,
- l’inquinamento,
- l’agricoltura intensiva.
Per salvare le api garantendo il loro fondamentale lavoro, infine, è necessario rivedere i metodi dell’agricoltura e diminuire le emissioni di oltre il 65% entro l’anno 2030.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- L’inquinamento ha portato i tassi di estinzioni delle api ad essere mille volte più alti rispetto alla norma.
- Dagli anni Novanta ad oggi le api sono diminuite di oltre il 35%, proprio come per le farfalle. Un dato importante da tenere in considerazione.
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