Green Pass: le nuove regole

Green Pass le nuove regole

Le nuove regole Green Pass

Green Pass: le nuove regole – Le regole sono cambiate dal primo maggio, e resteranno tali fino al 15 giugno. È stato, per esempio, archiviato l’obbligo di certificazione verde tranne in pochi casi. Oggi le mascherine sono per lo più raccomandate e non più obbligatorie. Infatti, fino al 31 maggio, chi arriva in Italia deve continuare a esibire il pass da vaccinazione o guarigione. O in alternativa un tampone.

Nuove regole anti Covid

Con l’uscita dall’emergenza pandemia si stanno allentando anche le restrizioni sul fronte dei viaggi. Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione, ma il «certificato verde» continua ad essere necessario per l’ingresso in diversi Paesi dell’Ue. Compresa l’Italia, che ha mantenuto l’obbligo di mascherina Ffp2 per i viaggi in aereo o in treno.

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Le direttive per chi arriva in Italia fino al 31 maggio

Il 28 aprile il ministro Speranza ha firmato un’ordinanza che proroga al 31 maggio le misure per gli arrivi dall’estero. Tutti i turisti stranieri e italiani che ritornano a casa dovranno continuare a esibire il pass da vaccinazione o guarigione. O in alternativa un tampone.

La novità, però, è l’abolizione dell’obbligo per i turisti di compilare prima di imbarcarsi il «passenger locator form» (Plf), il modulo utilizzato dalle Autorità Sanitarie per i viaggi.

L’Italia si allinea così alla scelta della Grecia, tra le prime a rimuovere l’obbligo, ma anticipa sui tempi altri paesi come Francia e – parzialmente – Spagna. Ecco quali sono le nuove regole e i requisiti in vigore.

Green pass

Il decreto Covid dello scorso 17 marzo ha stabilito dal 1° maggio l’eliminazione del Green pass per l’accesso al luogo di lavoro. Inoltre l’eliminazione riguarda:

  • Bar e ristoranti anche al chiuso;
  • mense e catering continuativo;
  • accesso degli spettatori a spettacoli al chiuso (cinema, teatri) e a eventi sportivi;
  • studenti universitari;
  • centri benessere;
  • attività sportive al chiuso e spogliatoi;
  • convegni e congressi;
  • corsi di formazione;
  • centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso;
  • concorsi pubblici;
  • sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari;
  • feste al chiuso e discoteche;
  • mezzi di trasporto.

Vaccino

Tuttavia, fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA. Inoltre, fino alla stessa data rimane obbligatorio il Green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali. Per le forze dell’ordine, le forze armate, il personale della scuola e delle università, e per gli over 50 fino al 15 giugno.

Mascherine

Fino al 15 giugno resta in vigore l’obbligo di indossare le Ffp2 nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza. Nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali e strutture sanitarie, incluse le Rsa. In più, anche a scuola le mascherine Ffp2 continueranno a essere utilizzate.

Invece, negli altri luoghi di lavoro, questi dispositivi di protezione sono solo raccomandati. Per la pubblica amministrazione il ministro Brunetta ha firmato una circolare in cui si dice che le mascherine Ffp2 sono raccomandate nei luoghi di lavoro pubblici.

La circolare contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza. Infatti, è cura di ogni amministrazione impartire tempestivamente le necessarie misure operative. Ciò tenendo in considerazione le condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti, garantendogli salute e sicurezza.

L’uso delle mascherine Ffp2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive. Per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.

Per quanto riguarda invece il settore privato, i datori di lavoro potranno decidere di mantenere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Francia, in caso di esito positivo, scatta l’auto-isolamento previsto dalle autorità. Tutti i visitatori in ingresso, al di là della propria condizione, devono ancora compilare il Passenger location form sospeso dal 1° maggio in Italia.
  • L’ingresso in Spagna è sempre riservato ai viaggiatori vaccinati, guariti dal Covid o reduci da un tampone con esito negativo entro un certo lasso di tempo. Per dimostrarlo ci sono due opzioni: la prima è lo Eu Digital Covid Certificate e l’SpTH (Spain Travel Health) Health Control Form, un modulo che permette di inserire manualmente i dati sul proprio ciclo vaccinale
  • In Austria gli ingressi sono disciplinati dal criterio delle cosiddette 3G: i viaggiatori in arrivo devono dimostrare di essere «geimpft, genesen, getestet», ovvero vaccinati, guariti o reduci da un test Covid con esito negativo. Ciò con l’avvenuta vaccinazione con farmaci riconosciuti dalla European Medicines Agency, che certificano la guarigione entro 180 giorni o un doppio tampone, sia molecolare (entro 72 ore dalla partenza) che antigenico (entro 24 ore).

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