Il digitale-bio: una sfida per le imprese e le istituzioni
Tra le molte sfide che il mondo della sostenibilità impone a tutte le imprese, alle istituzioni e ai cittadini, la responsabilità digitale è la più complessa. Se ne è parlato molto durante la quinta tappa del conosciuto Giro d’Italia. In particolare si è parlato di una tecnologia più sostenibile: la digitale bio.
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Il digitale-bio: un modo per non danneggiare l’ambiente
L’idea dietro a questo nuovo progetto è proprio quella di venir meno a tutti quei danni che, anche la tecnologia può causare all’ambiente. Il digitale-bio si presenta come una nuova soluzione sia per i cittadini, ma anche per le imprese, che dovranno raccogliere solo i dati necessari. Così facendo, le aziende eliminerebbero o riciclerebbero i dati, dal punto di vista energetico, educando i loro stakeholder. Per quanto riguarda invece gli utenti, loro possono arrivare ad un digitale-bio, limitando l’uso dello schermo, ma anche riducendo gli account che sono soliti ad utilizzare. Gli utenti, inoltre potranno chiudere tutte quelle newsletter a cui non sono più interessati, navigando sul web più leggeri. Se il web fosse uno Stato, per così dire, sarebbe uno dei principali consumatori di energia a livello mondiale, dopo USA, Cina e India. Ecco, in sintesi, cosa cambierebbe se i cittadini applicassero una politica di digitale-bio:
- Un uso limitato dello schermo.
- Una riduzione degli account solitamente utilizzati.
- Annullamento delle iscrizioni a tutte quelle newsletter a cui non si è più interessati.
- Una navigazione sul web più leggera e consapevole.
Inquinamento digitale: questo progetto nasce per limitarlo
L’obbiettivo principale del digitale-bio è proprio quello di limitare l’inquinamento che produce tutto il mondo digitale, di cui, purtroppo, non si parla molto. La verità è che i siti web inquinano molto, perché nessuno bada al loro impatto energetico finale. Il famoso peso delle pagine web, il trasferimento di dati dal server al client sono sforzi energetici enormi. Se tutti ragionassero in quest’ottica ogni sito web sarebbe sviluppato in maniera diversa ed il peso delle pagine web sarebbe di meno impatto.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo il Global E-waste Monitor, nel 2019 sono state scartate 53,6 milioni di tonnellate di elettronica. È importante notare che una grande quantità di rifiuti elettronici viene trasportata in paesi come l’India e la Cina. Sostanze tossiche che hanno un impatto negativo su popolazione ed ambiente.
- Secondo uno studio condotto all’Università di Harvard, ridurre la luminosità del monitor dal 100% al 70% può far risparmiare il 20% dell’energia utilizzata dal monitor.
- Le e-mail sembrano abbastanza innocenti, ma una sola e-mail produce 4 g di CO2.
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