Il progetto del nuovo maxi passante
Bologna: il progetto del nuovo maxi passante – Pensato dentro e attorno a 1.400 ettari di verde tra parchi e giardini che viaggia su un reticolo di mille chilometri di piste ciclabili. Caratterizzato da 3 linee tranviarie, e 350 chilometri di reti ferroviarie rappresenta la grande trasformazione infrastrutturale voluta a Bologna dal neo-sindaco Matteo Lepore.
Solo biciclette e pedoni nel centro città
L’intento è quello di ridurre, entro il 2030, gli spostamenti in auto, ad oggi al 60%, e incrementare quelli sostenibili valorizzando i 62 km di portici patrimonio Unesco e chiudendo il centro della città al traffico. Ciò anche per ridurre del 40% le emissioni di gas serra entro 8 anni.
A Bologna 32 km di nuove ciclabili: il piano cantieri per il 2022
Caratteristiche del progetto e infrastrutture
Ad aprire questa rivoluzione green è stato due anni fa il People Mover, la monorotaia sopraelevata che collega in due minuti aeroporto e stazione.
Invece, le due nuove opere, che rappresentano la maggior parte dei 4 miliardi di investimenti che nei prossimi 5 anni convergeranno su Bologna e che partiranno ad inizio 2023 sono:
- il Passante di mezzo
- la linea rossa del Tram.
Investimenti – i numeri
Gli investimenti volti alla trasformazione di Bologna in una vera e propria città caratterizzata da mobilità sostenibile sono così ripartiti:
- Oltre 2,3 miliardi di euro per il Passante.
- 770 milioni per le 3 linee del tram, cofinanziate dal Pnrr, tra cui la Rossa da Borgo Panigale al Pilastro.
- 450 milioni per il potenziamento della frequenza del Servizio ferroviario metropolitano.
- 400 milioni per rinnovare le filovie del Tpl e convertire l’intero parco bus cittadino a elettrico o idrogeno.
- Quasi 14 milioni per il piano Biciplan che prevede più piste ciclabili e la messa in sicurezza di ponti e canali.
Inoltre, Autostrade ha in progetto la realizzazione di 20 km di barriere fonoassorbenti, 5 km di nuove strade locali, 10 nuove rotatorie, 19 sottopassi e sovrappassi e di 140 ettari di nuove aree verdi. In più è prevista la ricostruzione dei ponti sul Reno e sul Savena e la costruzione di nuove “porte” di accesso alla città.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Tutto ciò è previsto nel Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile che coinvolge 55 comuni bolognesi. Il primo approvato in Italia, a livello metropolitano, nel 2018.
- Per Bologna è un ritorno al futuro. Infatti, qui il tram era stato tolto negli anni ’60 perché si pensava che la modernità passasse per altre Oggi, il Passante di nuova generazione, progettato da Aspi, si è aggiudicato il massimo riconoscimento di sostenibilità “Platinum” da Envision.
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