Net zero: solo un’azienda su tre s’impegna davvero per garantirlo

Net zero

Il tema della sostenibilità è centrale in molte aziende, ma purtroppo non è arrivato il suo messaggio ancora in tutte. Infatti quando si parla di net zero: solo un’azienda su tre s’impegna davvero per garantirlo, molte non hanno ancora investito in materia. Tant’è vero che secondo alcuni dati siamo ad un’azienda su tre che decide di applicare la politica del net zero ed è sopra la media globale.

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Net zero, solo un’azienda su tre s’impegna: i dati

Sono oltre il 6o% i ceo italiani che purtroppo non hanno ancora attivato alcuna politica in materia di sostenibilità, per esempio impegni di “net zero” o “carbon neutral”. I dati arrivano proprio da un’indagine condotta dalla PwC durante la  25esima edizione del Global CEO Survey. Lo studio condotto dalla società rileva che nel 2022 saranno 4.446 aziende, di cui 123 proprio presenti in Italia, le quali non hanno ancora attivato alcuna politica di sostenibilità. L’intera indagine è frutto di tutte le interviste che l’azienda PwC ha condotto nei mesi di ottobre e novembre dello scorso anno, 2021. Tra la miriade di dati che sono stati pubblicati salta all’occhio quelli inerenti alla transizione ecologica. Per via del fatto che i numeri riguardanti l’Italia, sono i migliori rispetto ad un media globale, tant’è vero che oltre il 70% delle aziende presenti nel mondo non ha ancora attivato alcuna politica in materia. Seguono i dati.

  • Il 28% dei ceo di società in Italia ha deciso di creare progetti net zero
  • Il 22% delle aziende nel mondo invece non ne ha creati alcuni
  • il 31% delle aziende  si è concentrata sull’aspetto dello zero carbonio
  • Invece il 26% delle aziende italiane presenta la volontà di creare progetti in materia, ma ha timore di non riuscire ad affrontarli a livello economico.

Le aziende che si sono impegnate di più in tal senso sono quelle del settore elettrico, quindi quelle più coinvolte risultano le seguenti. Le aziende di elettricità e utility (40%), al secondo posto troviamo quelle in ambito energetico, con una percentuale del 39%, fino a raggiungere quelle del settore delle telecomunicazioni e anche quello di banche e mercati di capitali, con una percentuale pari al 24%.

Net zero: rischi informatici e sanitari che preoccupano

Si tratta del 29% dei ceo italiani, quelli che hanno visto nel cambiamento climatico una grossa preoccupazione per l’anno a venire. Infatti, i rischi informatici e anche quelli in ambito sanitario sono delle e vere e proprie minacce  sia per loro (rispettivamente il 41% e il 36%) che per i ceo globali (rispettivamente del 49% e del 48%). Segue questa preoccupazione quella riguardante la volatilità macroeconomica, con una percentuale del 34% dei ceo italiani, del quale si dichiara molto preoccupato per il possibile impatto che le oscillazioni riguardanti il pil, l’inflazione possono versare sull’anno, 2022, appena arrivato. Anche se quasi l’89% dei ceo italiani prevede un’economia a livello mondiale in ripresa per il 2022. Le aziende italiane puntano su una crescita a livello internazionale, anche per via degli investimenti avviati e all’innovazione che hanno deciso di introdurre. Nonostante la situazione economica in cui tutto il mondo versa, i ceo, italiani, sono molto fiduciosi per questo 2022, sarà un anno di svolta.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Per quanto riguarda l’andamento generale delle imprese, si rileva un ottimismo da parte dei ceo italiani, infatti una percentuale degli intervistati dall’azienda PwC (88%) confessa di sentirsi ottimista nel confronti del 2022, rispetto all’anno appena passato.
  • Il net zero consente ad alcune emissioni di essere superiori allo zero purché siano bilanciate altrove per ottenere emissioni globali di carbonio pari a zero.
  • L’obiettivo di zero emissioni nette consente ad alcune aree di operare con emissioni positive anziché negative.

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