Insegnare la sostenibilità a scuola: l’obiettivo della Commissione europea

studiare sostenibilità

Insegnare la sostenibilità a scuola deve diventare un obiettivo comune ai paesi europei. Secondo la Commissione europea, il tema della sostenibilità deve entrare nei programmi scolastici, nei progetti formativi ed in tutto ciò che concorre alla formazione di una necessaria sensibilità sul tema.

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Perché insegnare la sostenibilità a scuola?

Se si vogliono formare cittadini europei con una maggior consapevolezza sull’importanza del mondo circostante, bisogna partire dall’insegnamento: con questa convinzione la Commissione Europea ha pubblicato una raccomandazione del Consiglio sull’apprendimento per la sostenibilità ambientale.

L’obiettivo, spiega la Commissione, è quello di “aiutare Stati membri, scuole, istituti e organizzazioni non governative a fornire conoscenze e competenze su sostenibilità e cambiamenti climatici. La partecipazione dei giovani ha rivoluzionato il modo in cui consideriamo il clima e l’ambiente. Attraverso i nostri programmi per i giovani, il Corpo europeo di solidarietà e DiscoverEU promuoviamo gli sforzi di sostenibilità dei nostri giovani. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso una migliore integrazione della sostenibilità nell’istruzione”.

L’obiettivo

La proposta della commissione invita nella fattispecie gli Stati membri a:

  • offrire ai discenti di tutte le età l’accesso a un’istruzione e una formazione inclusive e di elevata qualità sui cambiamenti climatici, sulla biodiversità e sulla sostenibilità;
  • definire l’apprendimento per la sostenibilità ambientale come settore prioritario nelle politiche e nei programmi di istruzione e formazione al fine di sostenere e consentire il contributo del settore alla transizione verde;
  • incoraggiare e sostenere gli approcci alla sostenibilità che si estendono a tutte le attività di un istituto, in termini di insegnamento e apprendimento; sviluppo di visione, pianificazione e governance;
  • partecipazione attiva di studenti e personale;
  • gestione degli edifici e delle risorse e partenariati con comunità locali e comunità più ampie;
  • mobilitare fondi nazionali e dell’UE per investimenti in infrastrutture, formazioni, strumenti e risorse sostenibili e verdi per aumentare la resilienza e la preparazione dell’istruzione e della formazione alla transizione verde.

“In tutta l’Europa si sta compiendo un enorme lavoro per aiutare i bambini, i giovani e gli adulti a informarsi sui cambiamenti climatici, sulla perdita di biodiversità e sulla sostenibilità. Il nostro obiettivo è sfruttare questi sforzi e lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per porre la sostenibilità al centro dei sistemi di istruzione e formazione. Tutti i discenti, fin dalla più tenera età, hanno bisogno di opportunità per comprendere che cos’è la sostenibilità ambientale e prendere iniziative a suo favore, per proteggere il nostro pianeta e il nostro futuro” si spiega.  Si procederà quindi alla debita concertazione con gli Stati membri per integrare nei programmi di formazione il tema della sostenibilità in modo capillare ed efficiente.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia, nel 2020, il livello di istruzione della popolazione compresa tra i 25 e i 65 anni è di. 62,9% (+0,7 punti rispetto al 2019). Il valore è decisamente inferiore rispetto alla media europea (79,0% nell’Ue27) e a quello di alcuni tra i più grandi paesi dell’Unione.

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