Sono diversi i fattori che concorrono a rendere il Blue monday il giorno più triste dell’anno. Secondo una teoria, il terzo lunedì di gennaio porterebbe uno stato di sconforto che non ha eguali nel corso dell’anno. Ecco come affrontarlo per renderlo meno cupo.
Blue Monday – Il giorno più triste dell’anno
Il Blue Monday è stato individuato dagli esperti analizzando alcune variabili come il meteo, la situazione economica dopo le festività e l’acquisto dei regali, che hanno alleggerito il portafoglio delle persone. Inoltre, il terzo lunedì di gennaio è considerato come la giornata mondiale della tristezza perché a incidere sull’umore c’è anche il pensiero che le prossime vacanze saranno lontane, e che comunque bisognerà perdere tutto il peso preso! Tutto ciò provoca un calo generalizzato di energia, stanchezza e umore a terra.
Le origini del giorno più triste dell’anno
Il Blue Monday non cade ogni anno nello stesso giorno ma, generalmente, cade il terzo lunedì del mese di gennaio. Le sue origini sono attribuite alle ricerche svolte nel 2005 dallo psicologo britannico Cliff Arnall dell’Università di Cardiff, infatti, il professore lo ha individuato dimostrandolo con un calcolo matematico. Nonostante il mondo accademico abbia preso le distanze da questa scoperta, considerandola anti-scientifica, ha avuto molto successo grazie ad una compagnia di viaggi, Sky Travel, che ha deciso di utilizzare l’espediente del Blue Monday per pubblicizzare i suoi servizi consigliando alle persone di farsi una vacanza.
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Il ruolo del Blue
Anche se il Blue Monday è uno dei dei trend più in voga soprattutto nel mondo anglosassone, non c’è alcun fondamento scientifico che possa giustificare la sua popolarità. In ogni caso, proprio nel mondo anglosassone il blu è tradizionalmente associato a tristezza e depressione. Infatti, in inglese un modo colloquiale per dire di sentirsi giù di morale è «I feel blue». Le origini di questo termine risalirebbero al poema The Complaint of Mars di Geoffrey Chaucer che recita «with tears of blue and a wounded heart (con lacrime blu e un cuore tormentato)».
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La teoria del Blue Monday – spesso criticata perché priva di fondamento scientifico – non vale davvero per tutta la popolazione mondiale. Infatti, popolazione che vive in Australia o nel Sud Africa, non ne soffre, perché in questo periodo dell’anno non mancano sole e caldo.
- La pandemia sta facendo danni anche al benessere psicologico,soprattutto dei più giovani. Le ricerche dimostrano un forte aumento di disturbi da stress post traumatico, depressione, disordini alimentari, problemi con la socialità, con lo studio e con il lavoro. Ecco come gli spazi influenzano il benessere.
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