È stato approvato il nuovo Decreto antifrode per il controllo dei Bonus edilizia. Questo, come il Superbonus 110%, il Sismabonus e l’Ecobonus, è alla base del piano legislativo italiano per rimettere in moto il settore edile. Pertanto, l’obiettivo del Decreto antifrode è quello di fortificare i sistemi di controllo per prevenire le frodi che sono aumentate specialmente dopo l’introduzione degli incentivi fiscali.
I bonus edilizia e la situazione attuale
I Bonus fiscali introdotti nell’ultimo anno, a seguito dell’emergenza pandemica sono stati molti. Questi hanno l’obiettivo di incentivare la ripresa economica specialmente nel mercato delle ristrutturazioni. I Bonus edilizia sono rivolti a tutti i cittadini che vogliono apportare modifiche ai loro immobili per rimodernarli e aumentarne l’efficienza energetica.
Questi in genere, assumono la forma di detrazioni sia sull’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) che sull’IRES (imposta sul reddito delle società), nel caso di società e imprese. Infatti, per il prossimo anno grazie alla legge di Bilancio 2022 saranno riconfermati molti Bonus edilizia già esistenti. Tra questi il Superbonus 110% consente di finanziare per intero i lavori di ristrutturazione per favorire la diffusione delle tecnologie sostenibili, cioè tutte quelle tipologie di impianti e strutture che consentono una riduzione degli sprechi energetici.
Gli altri bonus prorogati 2022
Nel 2022 tornano anche altre forme di incentivo e sussidio.Tra questi ricordiamo ad esempio il Bonus facciate, l’Ecobonus ordinario (di cui all’art. 14 del D.L. n. 63/2013) per interventi riqualificazione energetica e il Sismabonus ordinario (di cui all’art. 16 del D.L. n. 63/2013) per interventi di adozione di misure antisismiche.
Sconto e cessione del credito
Nella più recente versione della legge di Bilancio 2022 rimane la proroga delle opzioni per lo sconto in fattura e della cessione del credito per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. La cessione del credito comporta la possibilità di trasferire il credito di imposta, derivante dalle detrazioni, previste da tali incentivi, ad un’impresa. Dunque, ad un ente, come banche o le Poste, che provvederà a ridurre il corrispettivo dovuto in considerazione del credito ceduto. Ciò per ottenere un rimborso pari almeno a quanto sarebbe stato indicato in dichiarazione. In sostanza, il committente paga per intero i lavori, ma recupera cedendo il credito all’intermediario.
Invece, nel caso di sconto in fattura il sistema è tendenzialmente diverso, perché in questo caso è proprio la ditta a cui è commissionata l’attività di ristrutturazione, a ridurre la somma da pagare. Quindi, la ditta che realizza i lavori anticipa al committente la spesa detraibile.
Decreto antifrode e bonus edilizia
Il Consiglio dei Ministri, dopo l’impiego considerevole dei Bonus edili, ha deciso di introdurre degli strumenti di controllo contro le frodi edilizie. Lo scopo del decreto antifrode è quello di limitare gli abusi di questi nuovi strumenti e delle conseguenti frodi edilizie. Ciò anche per assicurarsi che il cittadino non perda fiducia nell’innovativo sistema di incentivi. Infatti, il Decreto antifrode è stato ideato a seguito di una serie di riscontri effettuati dall’Agenzia delle Entrate, che hanno constato un crescente aumento degli abusi. Il dato maggiormente preoccupante è relativo alle somme indebitamente percepite che si attestano sul miliardo, a seguito di dichiarazioni false e di lavori di ristrutturazione inesistenti.
Così, insieme al Decreto antifrode, sono state introdotte altre importanti misure per conseguire il medesimo obiettivo. Tra queste il visto di conformità valido per tutti i Bonus edilizia, sia in caso di cessione del credito che sconto in fattura.
Cosa prevede il decreto antifrode
Il Decreto Antifrode prevede una serie di misure per contrastare le frodi volte a conseguire i bonus edilizia. Inoltre, dà molto potere all’Agenzia delle Entrate che può procedere alla sospensione della cessione del credito sospetta. La sospensione può essere disposta quando l’Agenzia delle entrate riscontra dei profili di rischio, ricollegati all’erogazione dei bonus edilizia. Tuttavia, deve essere effettuata entro 5 giorni lavorativi dall’avvio della comunicazione dell’avvenuta cessione. La sospensione può essere disposta per un periodo non superiore ai 30 giorni, dalla comunicazione della cessione. Per di più, può essere disposta anche con riferimento allo sconto in fattura, che viene inviato all’Agenzia.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Quasi 1 individuo su 2, il 48,6%,esprime l’intenzione di utilizzare l’agevolazione. Tra coloro che hanno intenzione di usufruire del Superbonus, il 58,2% pensa di ricorrere al bonus per effettuare un intervento di isolamento termico.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni continua a seguirci su www.habitante.it