In Australia nasce una casa prefabbricata a impatto zero che elimina completamente le bollette

casa prefabbricata impatto zero

Una casa prefabbricata a impatto zero e a basso costo completamente passiva per quanto riguarda l’energia, ovvero dove non serviranno bollette. È il risultato di un team di ricercatori della Uow, l’Università australiana con sede a Wollongong.

Le celle solari trasparenti per il futuro dell’energia sostenibile

Il progetto della casa prefabbricata a impatto zero

Agli studenti è stato chiesto di progettare una casa il più possibile efficiente dal punto di vista energetico, ma anche grande, spaziosa e possibilmente economica. La casa è stata chiamata Illawarra Flame, come una delle località delle facoltà che hanno partecipato al progetto. Il costo per la realizzazione è stato bassissimo. Sono stati spesi solo 300 mila dollari australiani, cioè 190 mila euro. Un prezzo bassissimo se si considera il costo di materie prime e manodopera del Paese, che ha prezzi molto più alti di quelli europei. La casa “Net Zero Energy”, se fosse allacciata alla rete elettrica potrebbe avere un ruolo attivo e rivendere addirittura l’energia prodotta.

Un successo notevole

In vent’anni si risparmierebbero 120 mila euro di costi. Inoltre, la casa, che è valsa agli studenti il ruolo ufficiale di ricercatori e un punteggio complessivo di 957,6 su mille, oltre a diversi premi in ingegneria e architettura.

Gli interni sono ampi, comodi e molto ben costruiti. Si è scelto il legno per una coibentazione perfetta e un tetto interamente ricoperto di pannelli fotovoltaici. I mobili sono riciclati e sistemati con tessuti e materiali di recupero e hanno ricevuto diverse attenzioni da parte di un’importante fiera australiana sullo sviluppo e l’energia sostenibile.

Il solare fotovoltaico, la chiave per un pianeta sostenibile

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo gli obiettivi del 2030 la Sfida prevede delle tappe intermedie per la riduzione dei combustibili fossili per tutti i nuovi edifici e per le grandi ristrutturazioni dell’80% al 2020, del 90% al 2025 e del 100% al 2030.

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