Una mostra sull’ecodesign per valorizzare nuove lavorazioni sostenibili della ceramica

ceramica

Una mostra sull’ecodesign promossa dall’Istituto superiore per le industrie artistiche (Isia) di Faenza verrà presentata a Milano in occasione della Design Week.

L’arte di dipingere la ceramica anche senza saper disegnare

La mostra sull’ecodesign alla Design Week

Dal 5 al 10 settembre i Chiostri dell’Umanitaria ospiteranno Terra al cubo – abitare il futuro, una mostra che nasce dall’attività di ricerca dell’istituto faentino in materia di progettazione e produzione sostenibile.

La mostra spiegherà l’adozione di innovative tecniche di lavorazione della ceramica. L’Isia ha infatti intrapreso un processo di ideazione e progettazione di oggetti di uso comune che riducono al minimo l’impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita. Convivere al meglio con la natura è possibile grazie alle più avanzate tecnologie e a lavorazioni fatte con saggezza e manualità derivante dall’importante tradizione faentina.

La mostra à articolata in tre moduli. Mette in scena oggetti e arredi progettati dagli studenti del biennio specialistico in Design del prodotto e progettazione con materiali ceramici e innovativi, oltre che del biennio specialistico in Design della comunicazione di Isia Faenza.

  • La prima sezione è intitolata EARTHz – Nuovi stili alimentari tra cura per la terra e transumanesimo ed esamina il rapporto dell’individuo con la terra da coltivare. Verranno presentati attrezzi per lavorare il suolo, protesi-contenitori da indossare per la riserva di cibo e utensili in ceramica 3D di nuova generazione per il risparmio dell’acqua. Tutti ideati nell’ottica di una ruralità più sostenibile funzionano anche in assenza di energia grazie all’impiego di ceramiche potenziate con nano-materiali e impasti sperimentali.
  • Il trittico di Hieronymus Bosch Il Giardino delle delizie ha ispirato la seconda sezione Nomadism in cui micro-unità abitative, trasportabili e facilmente scomponibili permettono il contatto diretto con la natura. Ci sono ad esempio involucri che consentono di dormire e trovar rifugio realizzati con materiali di recupero come polimeri, tessuti intelligenti, biomateriali e nano-ceramiche.
  • L’ultima sezione della mostra sarà dedicata all’ambiente di lavoro contemporaneo e ha visto i giovani progettisti dell’Isia collaborare con Methis, azienda specializzata in sistemi di arredo per l’ufficio. È stato creato il progetto Designer custodi dell’aria, che propone depuratori d’aria con filtri ceramici potenziati da nano-materiali che si nutrono di luce per diventare agenti purificatori e illuminanti.

Pillole di storia nel design: le ceramiche di Gio Ponti

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • I dati 2020 presentati da Confindustria Ceramica relative alle imprese attive nella produzione di piastrelle e lastre, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari, ceramica tecnica, laterizi mostrano che sono 271 le società attive in Italia, occupano circa 26.750 addetti diretti e fatturano 6,2 miliardi di euro.

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