La casa di domani è sostenibile e vegana!

Paesi dove le case costano poco

Una casa può essere anche cruelty free? Assolutamente sì. Questa è la nuova frontiera dell’abitazione di domani: una casa sostenibile e vegana in cui non vengono usati prodotti che derivano dagli animali.

La casa diventa sostenibile e vegana

La casa può infatti essere vegana oltre che sostenibile. In che modo? Per esempio scegliendo complementi d’arredo, accessori e materiali creati senza l’impiego di nessuna sostanza derivante dal mondo animale. Dai mobili ai cuscini, dalle vernici alle rifiniture in legno; praticamente tutto ciò che è presente in una casa può essere vegano.

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Una casa vegana

Il termine vegano è conosciuto per la sua applicazione nell’ambito dell’alimentazione. In realtà questa parola può essere associata a tutto quello che è cruelty free, ovvero tutto ciò che per la sua realizzazione non implica l’uso di derivati animali.

Come possiamo rendere la nostra casa vegana? Per esempio sostituendo la seta, che sfrutta i bachi per la produzione, con tessuti di origine vegetale come il cotone. È poi possibile optare per candele a base di soia, prive quindi di cera d’api. Anche nelle stoviglie si può operare una scelta cruelty free prediligendo spazzolini vegetali, bowl in cocco e posate in bambù. E ancora le vernici prive di caseina. Tutto ciò che usiamo per arredare o ristrutturare la nostra casa può avere un origine diversa da quella cui siamo abituati.

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Esempi dal mondo

Un esempio di casa sostenibile e vegana è la Vegan House di Ho Chi Minh, in Vietnam. Questa abitazione è stata costruita usando solo materiali di recupero totalmente cruelty free. C’è poi la casa londinese dell’influencer Suszi Saunders, arredata in modo interamente vegano che è stata premiata dal Vegan Homeware Awards 2018 della fondazione britannica Peta, People for the ethical treatment of animals.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo di dati di Eurispes nel nostro Paese la percentuale di vegetariani è arrivata al suo massimo storico. Sono difatti l’8,9% i vegetariani italiani e il 2,2% i vegani.
  • Il primo a parlare di design vegano in Italia è stato l’israeliano Erez Nevi Pana nel 2018 al Salone del Mobile. In questa occasione aveva presentato la sua opera “Vegan design – Or the art of reduction”, dove ha messo in luce il potenziale di un arredamento senza materiali di origine animale.

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