Negli ultimi tempi, al centro dell’opinione pubblica, un tema fondamentale riguarda proprio il benessere del nostro pianeta nonché la sostenibilità. Quest’ultimo anno, l’ambiente ha ‘respirato’ un po’ a causa dei forzati lockdown dovuti alla pandemia. I professionisti e i dipendenti hanno introdotto lo smart-working, lavorando da casa. Questo fatto pare abbia vantaggi sia per la salute ambientale sia per quella dei lavoratori. Si può dire che lo smart-working sia sostenibile.
Ufficio green: 3 idee per rendere l’ambiente di lavoro sostenibile
Smart-working sostenibile: la media europea
Il fenomeno dello smart working era già presente in Italia anche prima della pandemia. Attraverso i dati del Politecnico di Milano, ricavati tra il 2013 ed il 2019, si sono registrati dai 150,000 lavoratori in smart working, diventati poi 570,000. Anche se questi numeri sono comunque inferiori alla media europea. La forza lavoro che opera in smart-working, in Italia, è pari al 3,6% contro alla media europea del 5,2% (in cima alla classifica si piazzano i Paesi Bassi con il 14%).
Mentre, durante il 2020 invece, le aziende sono state costrette a traslare i propri dipendenti in smart-working, toccando i 6,5 milioni di lavoratori.
Smart-working sostenibile: le città sono libere dallo smog
Grazie al lavoro da casa, il nostro ambiente e pianeta, ne ha giovato. Secondo l’Enea (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie), analizzando 29 amministrazioni pubbliche e il relativo numero di dipendenti che hanno lavorato da remoto, si sono risparmiate 8.000 tonnellate di CO2 al nostro ambiente, evitando di percorrere 46 milioni di chilometri.
In questo caso, lo smart-working è sostenibile e può aiutare l’ambiente.
Cosa dice la Normativa Italiana in materia di Sostenibilità Ambientale?
Pillole di Curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In Europa, l’84% dei cittadini vive esposto a valori di particolato superiori alla norma. Le più inquinate risultano essere la nostra Pianura Padana (Bergamo e Brescia), Torino e l’area a sud della Polonia.
- Secondo uno studio di PWC Italia, se lo smart-working fosse concesso a tutti i lavoratori in grado di poterlo fare, il PIL italiano potrebbe aumentare del 1,2% all’anno.
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