Il Senato approva la legge sul biologico, con voto unanime passa il testo del disegno di legge (DDL) per la “tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico“. Mentre la Commissione Agricoltura della Camera dice no alla proposta di “riaprire” il caso OGM.
Approvata la legge sul biologico: il Senato dice sì all’unanimità
Dopo due anni di stallo si è finalmente giunti ad un’importante decisione: l’approvazione in Commissione Agricoltura del Senato del testo di legge sul biologico. Si tratta di un primo passo importante per giungere all’atteso obiettivo di avere una legge “tutta italiana” che promuova la conversione al biologico.
Creazione di un marchio bio italiano
Le novità introdotte dal DDL sono molte, una tra tutte la creazione di un marchio bio italiano. Questo consentirà ai consumatori di identificare rapidamente quei prodotti che provengono da filiere biologiche 100% italiane. Si amplierà quindi quel concetto di Made in Italy, tanto amato nel mondo, anche nell’ambito dell’agricoltura biologica. Il disegno di legge prevede anche:
- piani d’azione per il settore e per le sementi;
- un fondo per lo sviluppo che sia di sostegno anche alla ricerca e alla formazione;
- promozione di accordi quadro;
- intese di filiera.
Grande soddisfazione da parte delle associazioni di settore che da tempo sottolineavano la necessità di questa legge. Anche il WWF esprime il medesimo compiacimento marcando la necessità di velocizzare tutti i passaggi necessari per la sua approvazione definitiva. Definisce, inoltre, la legge sul biologico “indispensabile per raggiungere gli obiettivi del green deal europeo per l’agricoltura indicati nelle Strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030”.
No agli OGM
Se da una parte si è assistito all’unanimità per il DDL sul biologico dall’altra arriva il no secco della Commissione Agricoltura della Camera alla proposta di “riaprire” agli OGM. La scelta è stata così motivata: “l’inserimento, nello schema di decreto legislativo in esame, di disposizioni inerenti gli OGM appare non coerente con i principi e criteri direttivi contenuti nell’ articolo 11, comma 1, della legge di delega sopra richiamata, dove non si fa riferimento alcuno alla necessità di disciplinare gli organismi geneticamente modificati, che rappresentano un settore omogeneo a parte, che dovrebbe, al più, essere oggetto di un distinto provvedimento”.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- L’incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2019 il 15,8% della superficie agricola utilizzata (SAU), questo posiziona l’Italia al di sopra della media europea, che nel 2018 si attestava intorno all’8%.
- La prima bozza del testo di legge sul biologico è consultabile QUI.
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