La matematica diventa storica dell’arte: grazie a nuovi algoritmi sono passate in rassegna quasi 15.000 immagini di dipinti, imparando a riconoscerne le caratteristiche.
La matematica diventa storica dell’arte: lo studio
Il risultato è stato pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas) ed è il risultato di quanto hanno fatto i ricercatori coordinati da Hawoong Jeong, dell’Istituto coreano avanzato di Scienza e Tecnologia, e Seung Kee Han, dell’università nazionale coreana di Chungbuk.
Gli studiosi hanno eseguito la scansione digitale di 14.912 dipinti, soprattutto occidentali, del periodo compreso tra il Rinascimento e l’arte contemporanea. Gli algoritmi che li hanno analizzati sono stati progettati per cercare modelli ricorrenti. Per gli autori della ricerca nella storia dell’arte è importante come l’estetica possa essere individuata in caratteristiche comuni dal punto di vista culturale per capire come queste si evolvono nel tempo. Le risposte, secondo i ricercatori, potrebbero aiutare a comprendere le tensioni emotive della società nelle varie epoche.
Finora, la storia dell’arte si è basata principalmente su analisi qualitative delle opere ed è del tutto mancata un’analisi quantitativa. L’obiettivo dei ricercatori è quindi utilizzare l’analisi matematica per scoprire caratteristiche finora trascurate dagli storici dell’arte.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?
- Dallo studio sono emerse le tendenze di stile predominanti in determinate epoche.
- È emerso anche come negli ultimi cento anni i pittori hanno posto l’orizzonte sempre più in alto e che, se nel XVII secolo la separazione tra la Terra e il cielo dominava i paesaggi, nei dipinti più moderni l’orizzonte è molto vicino alla sommità della tela
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