Mereasy, l’app che riconosce le opere d’arte

app che riconosce le opere d'arte

“Mereasy” è un’applicazione gratuita inventata dal Enrico La Malfa. Si tratta di un’app che riconosce le opere d’arte. Ma non solo.

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L’idea dell’app che riconosce le opere d’arte

E’ un’applicazione per smartphone e dispositivi mobili che serve ai turisti e agli amanti dell’arte e della storia in modo da avere informazioni, rapide e sintetiche, su dipinti, sculture, edifici, monumenti e luoghi storici sia in formato testuale che audio e in quattro lingue. È anche una piattaforma culturale aperta anche a borghi o piccole realtà che vogliono entrare nel mondo virtuale coniugando passato e futuro all’insegna dell’arte.

L’idea di La Malfa, avvocato e commercialista catanese di 50 anni, è nata per caso. “Nel 2016 mi trovavo in Olanda con la mia famiglia – racconta – e, poiché la passione per il bello, per l’arte e l’architettura è sempre stata dentro di me, avevamo deciso di visitare il Rijskmuseum di Amsterdam con le sue meravigliose opere.

Una volta entrati, abbiamo fatto il biglietto telematico senza attesa ma, al momento di noleggiare l’audioguida in italiano, abbiamo scoperto che erano già esaurite. Siamo entrati lo stesso con le mie figlie di 7 e 5 anni entusiaste del museo ma, proprio mentre passeggiavo con loro, mi sono chiesto perché mai non esistesse un’app sul telefonino capace di individuare le singole opere e dare informazioni.

Visitare un museo senza audioguide sono esperienze vissute a metà. Il servizio, poi, non è economico e anche se cuffiette vengono consegnate confezionate, non sai mai se qualcuno le abbia indossate prima di te. Ecco perché l’idea di sfruttare il mio smartphone. E questa idea mi è tornata alla mente a Roma quando, durante un altro viaggio, ho notato turisti che fotografavano la Camera di commercio e non sapevo che fosse il tempio di Adriano. Non lo sapeva nemmeno la cameriera del bar di fronte che, certo, lo vedeva ogni giorno “.

La nascita del progetto

Il progetto dà ora lavoro a quattro persone oltre a società esterne che a vario titolo collaborano e ha tutte le carte in regola per crescere ancora.

L’app riesce anche riconoscere le opere d’arte presenti nella galleria immagini del cellulare o di un tablet e ha un blog che permette di ricevere aggiornamenti sul progetto Mereasy in italiano, inglese, francese e tedesco. Oggi Mereasy vuole diventare una piattaforma di turismo culturale, uno strumento di smart-tourism e di marketing territoriale a disposizione di musei, città, borghi, artisti, gallerie d’arte e, naturalmente, dei turisti in genere.

Mereasy potrebbe diventare un assistente personale che, grazie alla geolocalizzazione, suggerisce musei, mostre, gallerie, monumenti ed edifici storici da visitare nelle vicinanze. “Una sorta di assistente virtuale – dice Enrico La Malfa – che accompagna alla scoperta della meraviglia che è accanto a noi, tra le nostre strade e la nostra quotidianità oltre che durante un’esperienza nuova. La funzione “Around You”, infatti, trasforma Mereasy nella tua audio- guida personale, con contenuti originali che stiamo caricando costantemente nel nostro database. Mereasy è un progetto in costante evoluzione e nell’ultimo aggiornamento abbiamo inserito la nuova sezione chiamata “Extra” riservata a musei, borghi, gallerie d’arte e artisti che possono esporre qui, nella nostra app, i loro contenuti”.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?

  • Il suo nome è significativo: Mereasy è la crasi tra ” Merisi” – da Michelangelo Merisi Caravaggio – ed “easy”, che in inglese vuol dire ” facile”. “Nome che rappresenta in pieno la mission: diffondere e condividere la bellezza dell’arte con un approccio semplice e diretto – dice La Malfa – Basta scaricare l’app per scoprire dipinti, edifici o monumenti senza bisogno di consultare guide cartacee o fare ricerche online”.

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