Il 12 agosto si celebra la giornata mondiale dell’elefante. L’idea è di una regista canadese, Patricia Sims, e della Fondazione per la reintroduzione degli elefanti, per richiamare l’attenzione sulle difficili condizioni di questi mammiferi, il cui numero totale continua a diminuire.
Dai dati del WWF del 2017 si stima che sulla Terra siano rimasti poco più di 400mila esemplari tra specie africana e asiatica. Il World Elephant Day è stato ufficialmente lanciato nel 2012. Per l’occasione molte organizzazioni ambientaliste e per la salvaguardia degli animali si attivano a livello globale. L’obiettivo è quello di porre l’attenzione sulla condizione di questi grandi mammiferi e trovare soluzioni per la loro protezione e preservazione.
Giornata mondiale dell’elefante: una specie a rischio
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), ha inserito l’elefante asiatico tra le specie a rischio estinzione, con una stima di soli 40mila animali in tutto il globo, e quello africano, di cui ci sono circa 400mila esemplari, tra quelle vulnerabili. Le principali minacce sono:
- il bracconaggio, poiché in Africa i bracconieri uccidono tra i 20mila e i 30mila elefanti ogni anno. L’attività illecita ha provocato una riduzione della specie africana di oltre il 20% in 10 anni
- la perdita del proprio habitat con la crescita delle aree urbane, delle zone destinate all’agricoltura intensiva e la deforestazione su larga scala.
Il sito worldelephantday.com stima che dal 1950 a oggi la popolazione di elefanti in Asia è diminuita del 75%.
Oggi è la giornata mondiale dell’ambiente. E nessuno ne parla
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Pochi sanno che per tutelare la sopravvivenza degli elefanti e permettere una convivenza pacifica tra questi pachidermi e i coltivatori, vengono utilizzate le api. È noto che gli elefanti abbiano paura delle punture delle api. Un gruppo di ricercatori dell’università di Oxford ha infatti convinto alcuni agricoltori africani a disseminare arnie vere, alternate ad altre finte, ogni 20 metri lungo i confini dei campi. Si è notato che il ronzio degli insetti è riuscito a tenere lontano l’80% degli elefanti.
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