Ora il pianeta respira, ma dove finiranno guanti e mascherine?

dove finiranno guanti e mascherine

Dove finiranno guanti e mascherine dopo il loro utilizzo?

Ci si pone già il problema, ma viene da chiedersi ancora di più cosa ne sarà al termine dell’emergenza, ovvero dove finiranno guanti e mascherine una volta utilizzati.

In Asia e negli Stati Uniti sono già stati trovati in mare e sulle spiagge tantissimi guanti e mascherine. Secondo quanto riportato dall’associazione Oceans Asia, le mascherine sono arrivate nelle acque delle isole disabitate di Soko, a largo di Hong Kong, già alla fine di febbraio. La popolazione giapponese composta da oltre 7,4 milioni di abitanti, ha usato per oltre un mese le mascherine tutti i giorni e continuerà ad usarle ancora per molto.

Come sono realizzati guanti e mascherine?

I guanti sono realizzati principalmente in lattice o in plastica, mentre le mascherine contengono materiale plastico come il polipropilene, che non è biodegradabile. Se non smaltiti correttamente quindi, questi non farebbero altro che aumentare il numero di micro plastiche nel mare. Questo è pericoloso non solo per le specie marine ma anche per l’uomo, con conseguenze sulla catena alimentare.

Ora il pianeta respira, ma dove finiranno guanti e mascherine?

“Venerdì sarà una giornata di mobilitazione per i Friday for Future, che spero serva in prospettiva per guardare alla ripartenza in un’ottica di sostenibilità ambientale”. È quanto dichiara all’Ansa Andrea Minutolo, responsabile tecnico scientifico di Legambiente. L’associazione ambientalista ha lanciato negli ultimi giorni l’allarme del problematico impatto ambientale dell’epidemia legato al difficile smaltimento dei rifiuti, soprattutto di mascherine e guanti in plastica. “Il rischio principale è il cattivo smaltimento – spiega Minutolo. Abbiamo notato infatti che c’è un rischio di dispersione ambientale importante, non tanto per il numero di questi dispositivi, ma per le cattive abitudini delle persone”. L’iniziativa e il grido di Legambiente si uniscono all’allarme che da un paio di settimane interessa le principali associazioni ambientaliste del mondo.

Numerose sono le campagne web e sui social attraverso delle testimonianze e il diretto impegno nella lotta dello smaltimento di mascherine e guanti. La fine del lockdown sembra essere ormai vicina, ma l’uso dei questi dispositivi potrebbe protrarsi per molto tempo, alimentando ulteriormente la difficile situazione dei rifiuti abbandonati.

Anche il Ministro della Salute ha dichiarato che le mascherine utilizzate nel nostro Paese non sono ancora un prodotto riciclabile. Per questo non c’è una raccolta apposita ma devono essere gettate, così come i guanti, nell’indifferenziata, dopo essere state chiuse in più sacchetti uno dentro l’altro.

Si cerca di trovare un piano d’azione di smaltimento corretto a lungo termine nelle grandi città, ma in particolar modo di educare il più possibile alla corretta gestione di questi rifiuti, non gettandoli per strada dove, con le prime piogge, raggiungerebbero i canali idrici senza problemi.

Dove finiranno guanti e mascherine: l’allarme globale

L’associazione 4Ocean che si occupa della pulizia dell’Oceano e delle coste, spiega attraverso video e foto l’enorme quantità di mascherine che ritrovano ogni giorno e che si vanno a sommare alla già consistente quantità di rifiuti plastici accumulati sulle coste.

Sia in Italia che nel mondo sono molte le associazioni che si stanno mobilitando per sensibilizzare le persone ad un corretto smaltimento di guanti e mascherine, visto l’uso massiccio del periodo.

Secondo i dati dell’International Union for Conservation of Nature almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani ogni anno, costituendo l’80% di tutti i detriti marini. Ora mascherine e guanti andranno ad aumentare notevolmente questi numeri già alti.

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • 4Ocean è una società fondata a Boca Raton, in Florida, nel 2017. Vende bracciali realizzati principalmente con materiali riciclati, abbigliamento e altri prodotti creati con materiali eco-sostenibili. Dagli inizi a oggi ha rimosso quasi 4 000 tonnellate di rifiuti dagli oceani.
  • L’attivista Maria Algarra, fondatrice di Clean This Beach Up, a Miami, in Florida, ha denunciato moltissime mascherine e guanti abbandonati sulla spiaggia e per le strade della città. Sugli account social della sua associazione ha invitato gli utenti a postare le foto dei guanti in lattice rivenuti per strada per far comprendere quanto sia un comportamento sempre più comune e sbagliato.

Credits immagine in evidenza: Gus Fring su Pexels

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