L’alluvione di Venezia non ha risparmiato nemmeno la libreria Acqua Alta.
L’acqua ha raggiunto la piccola calle che dal 2004 ospita una delle librerie più caratteristiche d’Italia. Tra centinaia di volumi accatastati e l’odore della carta antica, non si può che rimanere estasiati.
Il proprietario Luigi Frizzo sapeva bene a cosa andava incontro quando, quindici anni fa, decise di aprire un negozio ricco di cultura, destinato a diventare in poco tempo uno dei simboli principali della città. Per questo decise di chiamarla Acqua Alta. Questa volta però l’acqua è arrivata dappertutto, allagando gli spazi della libreria e sommergendo le vasche e la grande gondola, simbolo della resistenza dei libri all’acqua alta, distruggendo centinaia di libri.
«Noi ci chiamiamo Acqua Alta, l’acqua alta ce l’aspettiamo, ma così alta no – spiega la collaboratrice Diana a libreriamo.it – C’è acqua dappertutto. Non eravamo pronti per una mareggiata simile. L’acqua si è alzata di 50 cm in più del previsto. Ieri mi entrava persino negli stivali da pescatore. Camminavo in punta di piedi per tentare di mettere in salvo i libri. Quando è così, viene da arrendersi».
Non solo Acqua Alta: le alluvioni mettono a rischio tutto il patrimonio culturale italiano
Potrebbero inoltre essere gravi i danni provocati dall’acqua alta che ha invaso la Basilica di San Marco. Nel momento di picco di marea, giunta a 187 cm, tutta la cripta è stata sommersa e dentro la basilica si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 centimetri di acqua
Il maltempo di questi giorni, ha messo in ginocchio molte città italiane. Il rischio però riguarda in particolar modo i ben 28.483 siti del patrimonio culturale esposti ad alluvioni con “tempi di ritorno” (Tr) fino a 200 anni.
Sono invece oltre 39mila i beni culturali esposti ad alluvioni «rare ma di estrema intensità», con tempo di ritorno fino a 500 anni. Nel complesso, oltre 67mila beni artistici e culturali rischiano di andare sott’acqua, quasi un terzo degli oltre 200mila beni architettonici, monumentali e archeologici sparsi per l’Italia, esclusi i 3.400 musei e circa duemila aree e siti archeologici. Assolutamente da non sottovalutare anche il problema dei tesori artistici e architettonici a rischio frane: in Italia il censimento Ispra-Iscr del 2015 citato da Legambiente ne conta 14mila.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
-
Solitamente per visitare la libreria Acqua alta basta avere scarponi impermeabili. Per essere protetti dall’acqua infatti, i testi sono tutti sollevati di quindici centimetri da terra e sistemati nelle vasche da bagno, su delle barche o sulle gondole.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it
In copertina: Foto di Ihor Serdyukov su Shutterstock