Noi non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
Proverbio degli Indiani d’America
Secondo uno studio condotto dell’Institute of Tibetan Plateau Research della Chinese Academy of Sciences, a causa della rapida liquefazione dei ghiacci perenni, si stanno liberando nelle acque grosse quantità di inquinanti e pesticidi usati negli anni ’40.
Con l’aumento delle temperature registrate negli ultimi anni in tutto il pianeta, ed il conseguente scioglimento dei ghiacciai, un fenomeno preoccupante è quello del rilascio degli inquinanti nelle acque. Tali sostanze, hanno la capacità di percorrere lunghe distanze. Grazie a particelle di polvere o molecole d’acqua, riescono a raggiungere luoghi distanti anche migliaia di chilometri. Nel caso del “paradosso artico”, gli inquinanti arrivano sui ghiacci perenni, rimanendo intrappolati al suo interno.
Scioglimento ghiacciai: nelle acque i pesticidi degli anni ’40
Lo studio è stato condotto nel bacino Nam Co Basin, sull’Himalaya. Un’area che ospita oltre 300 ghiacciai su 200 chilometri quadrati di spazio stimati nel 2010. Con l’aumento delle temperature, tra il 1999 e il 2015, la perdita del volume di ghiaccio è stata di quasi il 20% del totale. Una condizione che ha determinato il rilascio per anni di inquinanti a valle, tra cui acidi perfluoroalchilici (PFAA), utilizzati in alcuni pesticidi. Dai campioni raccolti nell’area, gli studiosi hanno quantificato un rilascio pari a circa 1.342 milligrammi al giorno di PFAA nel Lago Nam Co . Per un totale annuo stimato intorno ai 1,81 chilogrammi di PFAA.
Questi pesticidi sono ampiamente conosciuti per essere molto longevi: un altro fattore ulteriormente preoccupante. Infatti, secondo alcuni studi precedenti a questo, mangiare il pesce catturato nel Lago Nam Co sarebbe dannoso per la salute umana. Le molecole di tali sostanze, presenti nei tessuti di pesci e altri predatori che se ne nutrono, potremmo ritrovarle a breve anche nei nostri piatti.
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