Ieri a Palazzo Valle a Roma sono state assegnate “le Spighe Verdi 2019” a 42 località virtuose di tredici regioni italiane. Il riconoscimento è indetto da Fee Italia (Foundation for Environmental Education) in collaborazione con Confagricoltura e si rivolge ai comuni che valorizzano il proprio patrimonio rurale seguendo pratiche che rispettano l’ambiente.
“Spighe Verdi può rappresentare una svolta, anche in termini di marketing e comunicazione, per le realtà finora poco conosciute”. “Una carta importate da giocare sul tavolo della competitività territoriale, così come in oltre trent’anni di vita hanno fatto i Comuni Bandiere Blu”, così Giansanti presidente di Confagricoltura.
Giunto alla quarta edizione, Spighe Verdi non è solo un riconoscimento ma un vero e proprio programma mirato a promuovere le buone pratiche ambientali, tenendo conto del singolo contesto territoriale. La Fondazione FEE è meglio conosciuta per l’eco-label “Bandiera Blu” e proprio come accade per il riconoscimento destinato alle località di mare più pulite, anche l’assegnazione delle Spighe Verdi segue un protocollo rigido. Sono coinvolti dell’Ambiente a quello delle Politiche agricole, dal Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri all’Ispra passando per Cnr e appunto Confagricoltura.
Come si ottiene il riconoscimento Spiga Verde?
Sono molti e vari gli indicatori presi in considerazione che distinguono i Comuni rurali più virtuosi. Tra questi: il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la corretta gestione dei rifiuti, la sostenibilità e l’innovazione nella pratiche agricole. Altri fattori che fanno di un comune “Spiga Verde” anche l’educazione allo sviluppo sostenibile, la cura dell’arredo urbano, l’accessibilità e la qualità dell’offerta turistica.
Per ottenere la certificazione e il marchio Spiga Verde, il Comune deve autocandidarsi seguendo un protocollo in cui dovrà rispondere di vari criteri che riguardano acqua, energia, agricoltura, rifiuti, ecc. La candidatura viene poi valutata da una Commissione di Valutazione nazionale che riunisce esperti provenienti da diversi enti pubblici e privati.
I comuni Spighe Verdi 2019
Le “Spighe Verdi” 2019 sono state assegnate in 13 Regioni. Le tre Regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono, nell’ordine, Marche, Toscana e Piemonte.
Per le Marche troviamo i comuni di Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana. In Toscana hanno ottenuto la Spiga Verde: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Bibbona, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, e Fiesole. In Piemonte: Pralormo, Alba, Santo Stefano Belbo, Vicoforte, Canelli e Volpedo.
A seguire, la Campania con 5 località premiate: Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea. In Puglia sono 4 i nuovi comuni virtuosi di Castellaneta, Ostuni, Carovigno e Andria e anche nel Lazio con Canale Monterano, Anguillara Sabazia, Pontinia e Gaeta.
Tre nuovi comuni premiati in Veneto (Porto Tolle, Caorle e Montagnana) e in Abruzzo (Tortoreto, Giulianova e Roseto degli Abruzzi). Infine, vi è un Comune rurale che ha ottenuto il riconoscimento per ognuna delle restanti Regioni. Per la Liguria (Lavagna), in Umbria Montefalco, in Sicilia il comune di Ragusa, Calabria (Trebisacce) e infine il comune di Cavareno in Trentino.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- La FEE, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale) è un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit con sede in Danimarca presente in più di 73 Paesi del mondo.
Non solo i comuni, la sostenibilità è un elemento fondamentale anche per le aziende. Leggi:
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