Il problema dello smaltimento della plastica è più grave di quanto si creda. Limitare lo spreco di plastica in casa deve essere per l’abitante un dovere.
I rifiuti di plastica hanno sommerso fiumi, mari, oceani (l’80% dell’inquinamento marino arriva dalla plastica) ma anche campi e strade. La plastica non è facilmente riciclabile: solo circa il 6% delle bottiglie sul mercato sono composte da plastica riciclata. Così l’Europa decide di dire stop alla plastica con una normativa del Parlamento Europeo.
Come ridurre l’uso della plastica in casa
Benché la plastica sia riciclabile, lo è una sola volta, dunque è assolutamente necessario sviluppare delle buone abitudini per ridurne l’uso il più possibile. Ecco a cosa dire addio.
1. Bastoncini cotonati
In 46 spiagge monitorate tra il 2016 e il 2017, sono stati trovati circa 7 000 bastoncini di cotone. In molti Paesi saranno fuorilegge a partire dal gennaio 2020. Nel frattempo, basterebbe usare il cestino. Per tale motivo è stata promossa la campagna #Norifiutinelwc. I rifiuti (anche quelli accompagnati dalla dicitura biodegradabile) intasano wc e tubature finendo in mare. Utilizzare il cestino salva il pianeta.
2. Bottiglie d’acqua in plastica
Le bottiglie d’acqua in plastica sono uno dei prodotti più utilizzati. Un’ottima alternativa è sicuramente l’acqua del rubinetto. Impianti di purificazione a osmosi inversa, filtri aeratori e filtri a carboni attivi rendono potabile e gustosa l’acqua del rubinetto. Inoltre, per gli amanti dell’acqua frizzante esistono anche i gasatori.
3. Detersivi confezionati
I detersivi alla spina, sfusi, sono un’ottima alternativa ai detersivi confezionati. Riducono lo spreco di plastica poiché è possibile riutilizzare sempre lo stesso contenitore. Oltre ad avere un minore impatto ambientale, i detersivi sfusi permettono anche un risparmio economico.
4. Cibo confezionato e buste della spesa
Gli alimenti confezionati acquistati al supermercato hanno una quantità di imballaggio eccessivo. Un esempio è costituito dalla frutta e verdura confezionata nelle vaschette di plastica. Preferire dunque sempre il cibo sfuso, privo di packaging. Stesso discorso vale per le buste della spesa: vanno eliminate e sostituite con quelle riutilizzabili.
5. Contenitori in plastica
Per conservare gli alimenti meglio utilizzare i contenitori di vetro: hanno una vita più lunga, non rischiano di rovinarsi a contatto con pietanze più acide e possono essere lavati più facilmente e sterilizzati.
6. Piatti, bicchieri e posate monouso
Nell’apparecchiare non c’è niente di meglio che utilizzare piatti in ceramica, bicchieri in vetro e posate in acciaio. Stoviglie usa e getta in plastica sono difficili da riciclare e rappresentano i principali responsabili dell’inquinamento. Anche sul posto di lavoro è possibile scegliere di portare con sé la propria tazza e il proprio bicchiere in modo da limitare l’uso della plastica.
7. Cannucce e accendini
Un modo per limitare l’uso di plastica in casa è quello di non utilizzare le cannucce di plastica. Abituare i piccoli a farne a meno è facile, basta non proporle! Anche gli accendini sono nemici dell’ambiente: difficili da smaltire, possono rimanere integri anche per centinaia di anni. Se usati per fumare naturalmente sono dannosi il doppio!
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Picnic eco sostenibile. Con la bella stagione, un picnic è un modo piacevole per trascorrere del tempo all’aperto in compagnia di amici e parenti. Spesso per praticità si sceglie di utilizzare piatti e posate di plastica, oltre ai tovaglioli di carta. In effetti portare un certo numero di piatti e posate da casa può essere impegnativo. Basterà che ognuno porti con sé il proprio piatto e le proprie posate oppure preferire le nuove stoviglie usa e getta in bambù a quelle classiche in carbonio!
- Leggi anche Supermercati senza plastica. Un’idea green e sostenibile. – Il biglietto della metro a Istanbul si paga con le bottiglie di plastica – “More clay less plastic”, la ceramica per ridurre il consumo di plastica.
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