In Giappone entrerà in vigore l’Era Reiwa dal primo maggio: le parole chiave saranno “Ordine, armonia e pace”.
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A partire dall’1 maggio 2019, quando Naruhito diventerà imperatore al posto del padre Akihito che abdica a 85 anni, il popolo giapponese avrà “il dovere” di vivere in ordine, armonia e pace
Il governo giapponese ha annunciato che avrà inizio una nuova era, chiamata Reiwa, dove regnerà il nuovo imperatore del Paese, Naruhito, attuale principe ereditario. Secondo quanto ha riferito in una conferenza stampa il portavoce del governo, Yoshihide Suga, il nome Reiwa deriva dalla collezione Manyo-shu, la più antica raccolta esistente di poesia giapponese, compilata nel settimo e ottavo secolo: i due ideogrammi – “Rei” e “Wa” – possono significare “piacevole” o “ordine” e “armonia” o “pace”.
Il primo ministro Shinzo Abe, ha dichiarato: “Questo nome riflette l’unità spirituale del popolo giapponese, significa la nascita di una civiltà in cui c’è armonia tra le persone. La primavera arriva dopo il severo inverno, è l’inizio di un tempo pieno di speranza”. Il governatore Akihito è pronto a lasciare il trono il prossimo 30 aprile 2019 nella prima abdicazione in circa 200 anni, decretando anche la fine dell’attuale era di “Heisei”, che significa “raggiungere la pace”, iniziata l’8 gennaio 1989, quando Akihito divenne il 125esimo imperatore, all’età di 55 anni, in seguito alla morte del padre, l’imperatore Hirohito.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?
Curiosità sulle abitudini degli abitanti giapponesi
- Lavorare con calma: Il mito del giapponese che lavora tanto non è del tutto corretto. Infatti, è vero che spesso fanno gli straordinari e non fanno tante vacanze lunghe, ma è anche vero che ai giapponesi piace lavorare senza fretta, ma in modo preciso per evitare di commettere errori. C’è da considerare, anche, che in Giappone ci sono festività nazionali durante le quali i giapponesi approfittano per andare in vacanza (per esempio durante la Golden Week).
- Famiglia: Se una famiglia ha solo figlie femmine, è usanza “adottare” il genero affinché il nome della famiglia non si estingua. In questo caso, il genero andrà a vivere con la moglie in casa dei suoceri e così sarà un membro della famiglia a tutti gli effetti. In Giappone infatti, i membri della famiglia non sono essenzialmente i parenti, ma sono gli abitanti della stessa casa. Ad esempio, un vicino di casa è più importante di un fratello sposato che abita in un’altra città.
- Love Hotel: Questi tipi di hotel a tariffa oraria sono spesso frequentati da coppie regolarmente sposate. Gli appartamenti giapponesi sono molto piccoli e con i bambini per casa, mamma e papà non riescono a trovare una certa intimità.
Così, per una sera, lasciano i figli a casa con la baby-sitter e si recano in questi fastosi hotel, camere ovattate, letti semovibili, musica in sottofondo, champagne e… finalmente soli - Capsule hotel: Questi hotel sono invece frequentati da impiegati che, avendo lavorato fino a tardi, preferiscono pernottare in città anziché farsi ore di viaggio in treno per tornare a casa. Per “capsula” s’intende una stanzetta delle dimensioni di un letto e alta circa un metro; vi si entra tramite uno sportello e all’interno si trovano la TV, la radio e l’aria condizionata.
- Matrimonio: I giapponesi credono contemporaneamente in due religioni: lo shintoismo e il buddhismo. Mentre per i funerali ci si rivolge al buddhismo, il matrimonio si svolge con rito shintoista. Alcuni giapponesi però, pur non essendo cristiani, si sposano con rito protestante perché considerano la cerimonia più bella e le spose non sanno resistere al fascino dell’abito bianco con il velo.
È vero che in Giappone regalano case abbandonate (anche agli italiani)?
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