In questi giorni, come ogni anno compresi tra il 16 e il 22 di settembre, si sta svolgendo la Settimana Europea della Mobilità; evento promosso dalla Commissione Europea al fine di incentivare la cittadinanza all’uso di mezzi alternativi a quelli privati, ovvero, di sensibilizzare gli Europei alla mobilità sostenibile e non impattante.
Credendo che tutte le iniziative dirette ad incoraggiare i cittadini ad assumere uno stile di vita sano, per sé e per l’ambiente, siano sempre da salutare con simpatia, noi di Habitante abbiamo ritenuto opportuno omaggiare con un articolo proprio quelle città italiane che, con impegno e dedizione, si sono sempre impegnate al fine di ottenere una mobilità sostenibile…e, ci sentiamo in dovere di aggiungere, raggiungendo anche eccellenti risultati.
Dunque, quali sono le città italiane che passerebbero a pieni voti l’esame del più esigente degli ecologisti, del più pretenzioso amante della mobilità sostenibile? Scopriamolo insieme!
L’alloro per la mobilità sostenibile va a Parma
Questa deliziosa città della Pianura Padana, oltre a presentare un centro storico di rara bellezza, ha senz’altro tutto il diritto di vantare il primato per la mobilità sostenibile; vediamo nel dettaglio i punti di forza che le hanno fatto guadagnare il posto più importante del podio:
- Offre servizi di sharing mobility
- Molti veicoli a basso impatto ambientale
- È la prima città italiana ad aver attuato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
- Fa della pianificazione il principale strumento di governo della mobilità
- Ben attrezzata con aree pedonali e ZTL
- Si serve della consulenza di un mobility manager di città
- Un efficiente servizio di trasporti pubblico
Scorrendo la particolare classifica della mobilità sostenibile…
…troviamo altre nove città, tutte dislocate nell’Italia centro-settentrionale; nello specifico:
- II° posto: Milano
- III° posto: Torino
- IV° posto: Venezia
- V° posto: Padova
- VI° posto: Bologna
- VII° posto: Brescia
- VIII° posto: Modena
- IX° posto: Prato
- X° posto: Reggio Emilia
Non solo il Nord, ma anche due città del Mezzogiorno…
…si stanno particolarmente impegnando al fine di migliorare la mobilità sostenibile delle proprie strade; stiamo parlando di Napoli e Palermo.
Nonostante il caos che caratterizza le proprie strade, Napoli, per quanto riguarda l’attenzione rivolta alla mobilità sostenibile, non ha infatti nulla da invidiare ad altre città italiane: ben 16 km di pista ciclabile sono stati recentemente realizzati al costo di circa un milione di euro; un investimento che può essere utilizzato per percorrere la città da est a ovest. Piccola postilla: a Napoli è possibile salire a bordo dei bus con la propria bicicletta senza spendere un solo centesimo! Non male, vero?
Scendendo ancor più a sud, poi, troviamo Palermo: una bellissima città che, avendo da sempre da combattere, come principale nemico, il traffico selvaggio che pervade le sue strade, ha deciso di incentivare la mobilità sostenibile con un buon servizio di piste ciclabili: un’ottima strategia che, prima o poi, porterà sicuramente dolcissimi frutti.
La nuova frontiera della mobilità sostenibile: le auto a basso impatto ambientale
Prima di tutto: cosa intendiamo per auto a basso impatto ambientale?
Per fare chiarezza, dobbiamo subito rispondere che in una simile categoria rientrano tutti quei mezzi elettrici, ibridi, a metano e a gas che, di conseguenza, riescano a contenere i livelli di inquinamento entro standard relativamente bassi.
Le città italiane con il più alto numero di mezzi a basso impatto ambientale sono:
- Ravenna, al 21,09%
- Ancona, al 20,54%
- Bologna, al 20,41%
Invece, tra le città più attrezzate per i mezzi elettrici troviamo:
- Firenze, che dispone di ben 91,2 colonnine per la ricarica, ogni 100.000 veicoli
- Milano, che dispone di 57,2 colonnine per la ricarica, ogni 100.000 veicoli
- Perugia, che dispone di 30,0 colonnine per la ricarica, ogni 100.000 veicoli
Per quanto riguarda il car sharing…
Roma, in quanto a mobilità sostenibile, si posiziona al primo posto con ben 156 auto disponibili, tallonata, al secondo posto, da Milano con 120 auto; ma, se guardassimo al numero di auto per abitante, l’alloro spetterebbe indubbiamente a Bolzano, seguita da Verona e Cagliari. Venezia, d’altro canto, è invece la città nella quale il numero di iscritti al servizio di car sharing, rispetto alla popolazione, risulta essere maggiore.
E il bike sharing, invece, in quale situazione si trova?
La città che ha profuso più impegno a favore del servizio di bike sharing è Milano, con l’invidiabile numero di 4.650 biciclette; al secondo posto, per numero di bici rispetto alla popolazione, troviamo invece Brescia.
Un roseo orizzonte
La strada fin qui tracciata e diretta verso una mobilità sostenibile è senz’altro incoraggiante; molto resta ancora da fare, ma ad alzare il livello di ottimismo ci pensa, in modo particolare, un fatto importantissimo: ovverosia che, oltre a Parma, della quale abbiamo già parlato, anche altre città si stiano muovendo nel lungo iter di approvazione e di adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).
Cerchiamo dunque di vivere fino in fondo questa Settimana Europea della Mobilità, impegniamoci personalmente per cercare di rendere possibile, passo dopo passo, una mobilità sostenibile per un mondo più pulito: il futuro è solo nostro…e di nessun altro.