Lacrime di San Lorenzo: consigli per osservare le “stelle cadenti” nella notte dei desideri

le “stelle cadenti” di San Lorenzo

Si avvicina una delle notti più suggestive dell’anno. La notte di San Lorenzo, che la cultura popolare chiama “notte delle stelle cadenti”: un momento magico per tutti, soprattutto per i più piccoli, che possono così passare una serata con il naso all’insù, esprimendo desideri in una di quelle notti che rendono felici intere famiglie.

Quest’anno il fenomeno si annuncia straordinario per la loro visibilità, grazie all’assenza della Luna (l’11 agosto è novilunio). Le piccole scie infuocate sono associate alla notte in cui si festeggia il santo e per questo vengono anche chiamate Lacrime di San LorenzoTuttavia dovete sapere che il picco massimo di osservazione è previsto tra il 12 e il 13 agosto. Avrete dunque una settimana buona per osservarle. Lo spettacolo più suggestivo delle notti estive comincia infatti già prima della notte tra il 10 e l’11 agosto e si estende fino a qualche giorno dopo, all’incirca fino al 20 agosto. Il consiglio che vi diamo è di osservarle soprattutto dalle 22 in poi, quando l’attività diventa più frenetica.

Ma cosa sono esattamente le “stelle cadenti”? In realtà non sono stelle. È il nostro Sole ad  essere più propriamente chiamato stella.  Sono in realtà particelle di polvere o piccoli frammenti di comete o asteroidi grandi come granelli di sabbia che si incendiano entrando nell’atmosfera, diventando così molto luminose. Gli astronomi le chiamano meteore, e quelle che vediamo ogni anno ad agosto si chiamano Perseidi e sono il risultato della “distruzione” di una cometa, la Swift-Tuttle, che ha lasciato lungo la sua orbita una nuvola di detriti, che la Terra incrocia ogni anno in questo periodo.  Come vediamo in questa ricostruzione.

Fu proprio un italiano a scoprirle,  l’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli che, nel 1866, a seguito del passaggio al perielio della cometa del 1862, associò il legame tra gli sciami meteorici e le comete, in particolare nel caso delle Perseidi del 12 agosto proprio con la cometa Swift–Tuttle.

CONSIGLI PER OSSERVARE MEGLIO IL FENOMENO 

1. Dove guardare nel cielo? Le Perseidi devono il loro nome al punto dal quale sembrano provenire tutte le scie meteoriche. Si tratta della costellazione di Perseo. Dopo il tramonto, guardate il cielo verso nordest, o usate una delle App: ve ne sono anche di gratuite come STAR WALK dell’ESA (per iPhone e iPad APPLE); STAR WALK o SKY MAP (per Android).

 

2. Anche a occhio nudo si potranno ammirare tra le 50 e le 100 stelle cadenti all’ora. Per osservare gli sciami meteorici non usate binocoli telescopi. Importante potersi allontanare dalle luci della città perché le luci artificiali delle città sono più potenti della debole scia luminosa di queste polveri. I più fortunati saranno quelli che osserveranno il fenomeno in montagna, dove il cielo è più buio, o in località lontane dalle luci artificiali. Tenete anche presente che in nostro occhio impiega diversi minuti per abituarsi all’oscurità, dunque attendete  10-15 minuti al buio prima di essere sicuri di scorgere qualcosa.


3. Provate ad aspettare le ore centrali della notte,
 quando la costellazione di Perseo è più alta nel cielo. Dopo le 22.00 o meglio ancora dopo la mezzanotte potrete vedere un numero maggiore di meteore.


4. Come vederle in diretta streaming su PC o smartphone?  
È sufficiente accedere, 12 agosto alle ore 22:30, al sito www.virtualtelescope.eu. Il commento durante la diretta sarà a cura dell’astrofisico Gianluca Masi, Responsabile del Virtual Telescope Project. La partecipazione è gratuita.

 

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