Feminility, 25 novembre: iniziamo a parlare di donne in termini positivi

25 novembre: iniziamo a parlare di donne in termini positivi|Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne|Feminility

Oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Si tratta di una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. 

Ma cosa significa sensibilizzare l’opinione pubblica su una particolare problematica?

Secondo la Treccani, “sensibilizzare”, in senso fig., significa rendere particolarmente sensibile (una o più persone, un gruppo sociale, una collettività) a un problema, a una situazione, richiamandovi l’attenzione e l’interesse con opportuni mezzi. Per questo motivo, negli ultimi anni, le iniziative sulla giornata contro la violenza sulle donne da parte della stampa sono numerose.

Quali sono le iniziative contro la violenza sulle donne?

Per sollevare la problematica delle violenze sulle donne, innanzitutto, TV, radio e giornali, ne parlano in occasione di questa giornata per, appunto, sensibilizzare l’opinione pubblica. L’obiettivo è quello di non solo eliminare la violenza sulle donne, ma anche quello di valorizzarne la figura sociale. La stampa negli ultimi anni, ogni 25 novembre fa informazione diffondendo dati sul femminicidio, disoccupazione e, in generale, sulla discriminazione femminile.

Ma questo basta per cambiare davvero le cose? Fare informazione parlando di donne e numeri negativi associati alle donne?

A partire da questo domande è nato il progetto di Feminility, che dal 21 marzo 2019 si imbatte per una missione lodevole e specifica: associare alle donne dei numeri positivi.

Feminility, 25 novembre: iniziamo a parlare di donne in termini positivi
Feminility – Canva

Feminility, 25 novembre: iniziamo a parlare di donne in termini positivi

Feminility è il progetto editoriale lanciato da Habitante nel 2019 e ideato per combattere contro i pregiudizi associati alle donne. L’obiettivo principale è quello di valorizzarne la storia, i successi, le capacità e le caratteristiche finora sottovalutate dalla società.

Feminility è un progetto digitale, che ha l’obiettivo di educare la società a parlare di cosmo femminile in termini positivi e di spiegare cos’è la femminilità, mettendo al centro le vite di donne straordinarie che hanno contribuito e contribuiscono a “rimodellare” il valore che si associa alle donne oggi.

Il progetto ad oggi è una vera e propria community di persone, uomini e donne indistintamente, che credono che la femminilità sia un valore da esaltare. Con il progetto di Feminility si vuole creare un mondo in cui si comprende l’importanza delle donne nella società, nel mercato e nella vita di tutti i giorni.

LA NOSTRA MISSIONE È PARLARE DI DONNE IN TERMINI POSITIVI E SFIDARE LE CONVENZIONI DELLA SOCIETÀ, RACCONTANDO COSA SIGNIFICA FEMMINILE.

Sonia & Antonella di Feminility

Feminility, progetto sulle donne
Credits Photo: Canva

Le altre iniziative contro la violenza sulle donne: gli appuntamenti in Italia

Venerdì 25 novembre, nell’Aula consiliare del Comune di San Ferdinando di Puglia (BT), sarà presentata l’iniziativa dei comuni dell’Ambito Tavoliere Meridionale, San Ferdinando di Puglia (ente capofila), Margherita di Savoia e Trinitapoli, e del Centro antiviolenza onlus Osservatorio Giulia e Rossella di Barletta. Alle ore 12,00 verrà presentato alla stampa lo spettacolo scritto da Gerardo Russo “L’AMORE E’ UN’ALTRA STORIA”, parteciperà anche Ornella Muti, interprete straordinaria del monologo dello spettacolo che andrà in scena la sera del 25 novembre alle ore 20,30 presso Auditorium dell’I.I.S.S. “M. Dell’Aquila – S. Staffa” a San Ferdinando di Puglia (BT).

Anche il Terraviva Film Festival, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il 25 novembre, dedica l’intera giornata al tema con proiezioni, performance e talk. Il Festival, in programma dal 22 al 27 novembre 2022 tra Casalecchio di Reno e Bologna e in streaming sulla piattaforma Mymovies, intende contribuire allo sviluppo dell’inclusione, alla sensibilizzazione verso i temi ambientali, strettamente legati alle migrazioni e alla genesi dei conflitti, e a far conoscere alcuni tra gli artisti emergenti e più interessanti espressione dei paesi del sud e dell’est del mondo. Le giornate saranno individuate da differenti colori: Viola – 23 novembre per il tema migrazione e conflitti, Blu – 24 novembre per il tema ambiente e conflitti, Giallo – 26 novembre per la giornata dedicata alla moda.

Il 25 e 26 novembre la pianista e compositrice Giuseppina Torre sarà a Barletta, ospite dell’Associazione Centro Studi “Barletta in Rosa” (APS). Giuseppina Torre è da sempre impegnata attivamente nella lotta alla violenza sulle donne partecipando a varie iniziative di sensibilizzazione ed esponendosi in prima persona attraverso la sua musica. Per l’occasione la pianista e compositrice ripercorre il suo repertorio artistico eseguendo composizioni tratte dal suo ultimo album “Life Book”, pubblicato da Decca Records e distribuito da Universal Music Italia (https://udsc.lnk.to/CNP8Ab8S), e dal precedente disco “Il Silenzio Delle Stelle”.

Un libro e un incontro. Donne in bilico. Un volume e una mostra fotografica di Anna Alberghina. La fotografa globetrotter, viaggia da 40 anni alla ricerca di popoli “intatti” per conservarne una traccia che li sottragga all’oblio. Dal 15 dicembre 2022 i suoi scatti di splendide figure femminili sono esposti al MAS, Museo d’Arte e Scienza di Milano, in una mostra realizzata con il supporto dell’Associazione “Libertà di essere DONNE VIVE” e la casa editrice Magenes Editoriale – a cui si deve anche il volume d’arte, nelle librerie dal 25 novembre.

25 novembre: cosa simboleggiano le scarpe rosse?

In molti paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani.

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