Molti appassionati di moto, jeep ed enduro hanno spostato la loro attenzione sulla circolazione in terreni boschivi e di campagna. Spesso senza prestare attenzioni alle regole imposte per enduro, cross e fuoristrada: cosa dice la legge Italiana? Per circolare nelle zone che non prevedono il passaggio di mezzi a motore, bisogna prestare attenzione a cosa dice la legge. Non per tutte le regioni italiane valgono le stesse ordinanze, quindi è bene informarsi prima di addentrarsi in questa disciplina.
La distinzione tra i mezzi agricoli autorizzati e i mezzi privati con limitazioni
I mezzi di trasporto che non hanno limitazioni alla circolazione sono i mezzi agricoli, mezzi forestali, mezzi di soccorso, controllo o vigilanza. Per tutti gli altri servono permessi speciali e autorizzazioni. Per le moto e le biciclette da enduro, è necessario richiedere al comune quali siano le limitazioni previste.
Anche per i 4×4, quad e moto da cross le legge ne vieta la circolazione previa autorizzazione comunale. Ci sono delle aree delimitate ed organizzate in cui gli appassionati possono dedicare le giornate alle attività fuoristrada. Quando vengono organizzati eventi o gare nell’ambito off road, le aree sono ben delimitate e segnalate, chiudendo per il tempo necessario il transito pedonale.
Le leggi che regolano il transito nei sentieri boschivi
Non c’è un’unica legge valida per tutto il territorio italiano, bensì leggi regionali o addirittura comunali. Di norma, la circolazione a motore nei sentieri segnati come “pedonali boschivi” è vietata.
Per i quad, che sono mezzi a quattro ruote ma con una cilindrata da motocicletta, ci sono delle variazioni che dipendono dall’attività svolta. Alcune attività che prevedono l’affitto del quad e l’organizzazione di un gruppo, hanno ottenuto permessi speciali per condurre l’attività nel pieno rispetto delle norme.
La regolamentazione dalla Gazzetta Ufficiale
“Su tutte le strade forestali e le piste di esbosco, è vietata la circolazione con veicoli a motore, ad eccezione di quelli adibiti alla sorveglianza e alla gestione dei patrimoni silvo-pastorali. Nonché di quelli impiegati per lo svolgimento di pubblici servizi e di quelli autorizzati di volta in volta in caso di necessità”.
Quali sono le ripercussioni che subisce il paesaggio naturale al passaggio dei mezzi a motore?
Come possiamo immaginare, la natura delle zone extra urbane risentirebbe di un passaggio frequente di mezzi a motore. I sentieri subirebbero un lento sgretolarsi causato dagli pneumatici, di conseguenza aumenterebbe il rischio di frane.
Per chi sta semplicemente passeggiando nel bosco, i gas di scarico respirati a pieni polmoni non sono certo un toccasana. Ovviamente si pensa anche alla salvaguardia della fauna, che non si sentirebbe al sicuro e potrebbe sentirsi costretto a migrare in zone poco adatte. Anche la flora subirebbe dei deterioramenti causati dall’inquinamento, e la qualità dei suoi frutti non sarebbe così prelibata. Ci sono zone e piste create ad hoc per chi ha la passione del fuoristrada, aree in cui possono divertirsi in tutta sicurezza senza recare danni a terzi.
Sempre più visitati i boschi. Ecco quali sono i più belli d’Italia
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In Italia sono circa 162.000 i mezzi agricoli che hanno le predisposizioni per circolare in zone boschive e sono suddivisi in trattori, jeep 4×4, quad, moto da cross e da enduro.
- Circa un terzo del territorio italiano è ricoperto dai boschi, che ci proteggono da 30 milioni di tonnellate di CO2. Per questo motivo dobbiamo prestare molta attenzione alla loro tutela.
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