Il Tar della Campania ha specificato nella sentenza 24/2018 qual è la differenza urbanistica tra un lastrico solare e un terrazzo e di conseguenza quali sono le richieste da effettuare qualora si dovessero apportare modifiche a tali zone dell’abitazione. Esiste una differenza, seppur sottile, tra il solaio di copertura chiamato lastrico solare e il terrazzo che consente l’affaccio. Vediamo in cosa consiste questa differenza e quali sono le autorizzazioni da richiedere per apportare delle modifiche a questi spazi.
Lastrico solare e terrazzo: che differenza c’è?
Quando si è alla ricerca di una casa in cui vivere una delle caratteristiche più discriminati per effettuare una scelta è di certo la presenza o meno di uno spazio esterno. Una zona che faccia subito pensare alle grigliate estive con gli amici, alle prime giornate calde di primavera o al semplice relax in solitaria.
In molti tendono a ritenere, erroneamente, che il lastrico solare e il terrazzo siano sostanzialmente la stessa in quanto ricoprono la medesima funzione di copertura di un edificio.
Lo spazio in questione è da definirsi un terrazzo o di un lastrico solare?
Viene definito lastrico solare una superficie piana calpestabile, posta nella parte superiore dell’edificio, che funge esclusivamente da copertura dello stesso. Quando a questo viene aggiunta una ringhiera o un parapetto, che consente quindi l’affaccio, lo spazio non può definirsi più un lastrico solare ma diventa un vero e proprio terrazzo.
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La differenza, ovvero la possibilità o meno di affaccio, potrebbe apparire poco rilevante. Non lo è stata, però, per il Tar della Campania che ha rigettato il ricorso di un proprietario. Quest’ultimo aveva trasformato il lastrico solare, già pavimentato, in un terrazzo abitabile con panchine e ringhiere in muratura, senza richiedere il permesso di costruire.
Il Tar della Campania ha così motivato la sentenza
Per il Tar la semplice posa di una pavimentazione su un lastrico è da intendersi un intervento di manutenzione straordinaria e come tale non necessita di alcun permesso di costruzione. La situazione cambia nel momento in cui vengono realizzate opere aggiuntive, come ringhiere, che fanno cambiare la destinazione di utilizzo dello spazio. Diventando un terrazzo, adibito quindi alla presenza stabile di persone, si rende necessaria una specifica richiesta.
In buona sostanza il lastrico solare è da considerarsi una parte dello stabile che pur calpestabile e praticabile rimane la semplice copertura degli ambienti sottostanti. Il terrazzo, invece, anch’esso inteso come copertura di un piano sottostante permette l’utilizzo sicuro da parte degli utenti ed è quindi da intendersi come un ulteriore spazio “abitabile” della casa.
La differenza tra i due spazi comporta a sua volta un differente comportamento del proprietario di casa che deve effettuare lavori di manutenzione.
Quali autorizzazioni è necessario richiedere in questo caso?
Il Tar risponde a tale quesito dicendo che nel momento in cui si decide di mutare la destinazione d’uso dello spazio definibile come lastrico solare, quindi un solaio per cui non è prevista la praticabilità, in terrazzo che prevede invece l’accesso ad utenti è necessario richiedere il permesso di costruzione. Questo perchè l’aggiunta di strutture murarie non rientra nella categoria di restauro o risanamento conservativo bensì nella ristrutturazione edilizia.
Perciò il proprietario che deve semplicemente apportare modifiche volte al manutenzione del proprio lastrico solare non dovrà effettuare alcuna richiesta. Mentre colui che apporterà specifici interventi edilizi tali da trasformare il proprio lastrico solare in un terrazzo dovrà richiedere il permesso di costruire.
Chiedersi: il mio è un lastrico solare o un terrazzo?
E’ bene, quindi, comprendere in primis se quello in nostro possesso è un semplice lastrico solare o un vero e proprio terrazzo e poi è importante valutare la natura degli interventi da effettuare (manutenzione, riparazione, restauro, ristrutturazione). Una preventiva analisi permetterà di effettuare le dovute richieste, se necessarie, ed eviterà si incorrere in problematiche con il Tar.
Tante idee per arredare un terrazzo estivo
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Puoi arredare il tuo nuovo terrazzo riciclando vecchi mobili e oggetti, in questo modo farai un favore al tuo portafogli ed anche all’ambiente.
- Sfrutta il tuo terrazzo per godere di un momento di relax dopo il lavoro, magari accendendo delle candele alla lavanda che hanno un effetto calmante, mitigano il nervosismo e favoriscono il sonno.
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