Il futuro della casa sostenibile è l’orto autosufficiente

5 cose da sapere per realizzare un orto in casa

Una casa sostenibile è fondamentale per il benessere di se stessi e del pianeta. Con uno sguardo rivolto al futuro, pensare di poter vivere in un ambiente più pulito migliorando la qualità della vita è fondamentale. Si può iniziare dalla realizzazione di un orto autosufficiente.

Il nostro futuro

Secondo un recente sondaggio di 1.200 individui, il 76% della popolazione dà molta importanza alla riduzione dell’impatto ambientale, il 67% sostiene che la casa del futuro aiuterà a risparmiare sui consumi, grazie anche sistemi di gestione automatica di controllo degli stessi (auspicati dal 52% degli intervistati). Un dato confermato anche dal 75% che vorrebbe raggiungere una completa autosufficienza energetica attraverso l’utilizzo di soluzioni innovative, di materiali edili eco-sostenibili e alla maggior presenza di spazi verdi per coltivare in autonomia frutta e verdura.

L’orto autosufficiente, la soluzione del futuro

Allo stesso modo, l’orto del futuro è alla ricerca di soluzioni sostenibili che permettono di avere prodotti migliori e totalmente naturali. L’orto autosufficiente è intelligente e pensato per risparmiare in termini di gestione e costi della produzione.

Per coltivarlo basta anche poco spazio. L’importante è che la posizione degli ortaggi e delle verdure andrà pensata anche rispetto alla quantità di luce e acqua di cui avranno bisogno. Un orto intelligente e sostenibile deve ottimizzare le risorse idriche a disposizione.

5 cose da sapere per realizzare un orto in casa

Orto fai da te, cosa sapere

Per iniziare a vivere in maniera autosufficiente si può iniziare da un piccolo orto nel balcone di casa per fare pratica. All’inizio è meglio acquistare piantine da trapiantare in vasi più grandi. L’ideale è partire sempre da ortaggi a ciclo breve oppure con le più semplici erbe aromatiche. Per chi ama i fiori, scegliere ortaggi e frutta che fioriscono o decorativi, come i peperoncini, le fragole e i pomodorini.

Per avviare un orto autosufficiente bisognerà fare attenzione a:

  • Terriccio, che non deve essere economico e possibilmente bio già concimato. I vasi vanno preparati con argilla espansa o ghiaietti sul fondo. Bisogna poi aggiungere sabbia a grana grossa, circa il 10% del totale perché drena facilmente l’acqua.
  • Spazio, lasciando almeno 70 cm di distanza tra le piantine di zucchine, almeno 40 cm per i pomodori e 25 per le lattughe.
  • Luce, se inonda la zona per tutto il giorno, è possibile piantare qualunque varietà di ortaggio; altrimenti bisogna limitarsi a piante che non ne necessitano molta. Attenzione comunque a tenerle bene idratate e riparate dal sole rovente.

Se il balcone si trova in una strada di città molto trafficata, coprire i vasi con un “tessuto non tessuto” (TNT) che eviterà alle polveri sottili di depositarsi sulle piante, permettendo però al sole e all’acqua di filtrare.

I vantaggi di avere un orto casalingo

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Ogni pianta ha le sue esigenze ma in generale la cosa migliore è scegliere un balcone esposto a sud ovest o a sud est. Quelli esposti a nord rimangono in ombra per gran parte della giornata, per cui non sono il massimo per le piante. Su quelli esposti a sud, il rischio è che il sole batta troppo intensamente e troppo a lungo.
  • Un altro modo per arricchire un orto senza dover partire dalla semina è usare le talee, ovvero rametti di piante che, staccati e messi nell’acqua o nella terra, fanno nuove radici e crescono autonomamente.

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