Il colore ametista è una nuance violacea dal carattere moderato. Vediamo come utilizzare la tinta nei diversi ambienti della casa.
Il color ametista prende il nome dall’omonima pietra, un tipo di quarzo che si distingue per il suo magnifico colore che può variare dal lilla pallido fino al porpora e al viola (per la presenza di ferro). Un minerale legato alla bellezza ma con un particolare valore anche spirituale. Nell’interior design, l’ametista risulta essere un colore molto caratteristico e apprezzato dalle personalità più particolari.
Il color ametista nell’interior design
Spesso si considera il colore ametista (e il viola in generale) una tinta poco adatta per essere utilizzare all’interno degli ambienti domestici. In realtà, con gli abbinamenti cromatici giusti e con le gradazioni più adatte, è possibile creare soluzioni suggestive ed interessanti negli interni di casa.
Il living e la cucina color ametista
Il color ametista riesce a creare ambienti suggestivi dai tratti etnici e bohemien nelle zone living. Questa tinta conferisce un’impronta di eleganza e raffinatezza al soggiorno di casa ed è in grado di rilassare la spirito degli inquilini. Bene se declinata sulle texture (tende, divani e poltrone).
L’ametista è una tinta perfetta anche nelle cucine in stile shabby o provenzale, tipiche per esempio delle case campestri. Questa nuance (soprattutto nelle gradazioni pastello) riesce ad ammorbidire ambienti domestici come la cucina. In un contesto più moderno, invece, la si potrebbe declinare su una parete della stanza, per esempio quella retrostante al piano cottura, accostando naturalmente dei mobili dai colori più tenui, neutri.
La zona bagno color ametista
La stanza da bagno ha sovente delle dimensioni ridotte e ciò consente un arredamento limitato a piccoli e pochi elementi. La scelta del colore ametista è perfetta per creare un bagno suggestivo e molto elegante: anche negli ambienti più ridotti l’effetto sarà sorprendente.
La camera da letto color ametista
La zona notte è una parte della casa molto importante: deve trasmettere calma e tranquillità per favorire un riposo ottimale. Per tale ragione bisogna scegliere bene il colore predominante della stanza facendo attenzione alla gradazione che meglio si presta a questo scopo. Camera da letto color ametista sì, ma nelle gradazioni più tenui e pastello.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Il color ametista è particolarmente indicato nella stagione invernale ed esprime la sua massima bellezza se abbinato a tinte come rosso, verde smeraldo o salvia, dorato o argentato, nocciola o marrone cioccolato.
- Il nome deriva dal greco amethystos, cioè “colui che non si ubriaca”. Anticamente infatti alla pietra veniva attribuito il potere di rendere immuni dagli effetti del vino. Ancora oggi, nell’ambito della cristallo terapia, l’ametista viene considerata benefica per il sistema endocrino e immunitario, per contrastare mal di testa e infezioni degli occhi e favorire la purificazione del sangue. Inoltre favorisce la concentrazione e il riposo. Rappresenta il colore della meditazione e della saggezza.
- Le origini dell’ametista sono legate ad un’antica leggenda della mitologia greca. Dionisio, il dio del vino infastidiva spesso la ninfa Ametista che, in preda alla disperazione, si era rivolta alla dea Artemide. Per sottrarre la fanciulla alle sgradite attenzioni del dio, Artemide decise di trasformarla in una splendida pietra cristallina. Adirato e dispiaciuto, Dionisio gettò la sua coppa di vino sulla pietra, donandole il caratteristico colore violaceo, e la capacità di proteggere dall’oblio causato dalle bevande alcoliche.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it